Pallanuoto

Serie A2: la Chiavari Nuoto in trasferta a Savonarisultati

Andrea Mangiante: "Sotto l’aspetto della concentrazione dobbiamo ancora spiccare un salto di qualità"

Chiavari Nuoto

Chiavari. La presentazione della gara con l’Arenzano in trasferta a Savona, in programma oggi, sabato 27 gennaio alle ore 20, viene effettuata in uno spazio inconsueto, non già presso la piscina Ravera di allenamento, bensì in mezzo ai ragazzi della scuola media Fara di Chiavari dove la Chiavari Nuoto, avvalendosi della presenza del tecnico verdeblù Mangiante, effettua la promozione di questo sport presso gli istituti frequentati dagli studenti più giovani. È dunque un discorso più ampio e sociale quello che introduce la prossima partita alla Zanelli.

Penso – dice Andrea Mangiante che sia importante mettere a disposizione la mia esperienza e la mia immagine a supporto del percorso adolescenziale di scolari e studenti. Sono giornate sempre nuove e divertenti e fra noi è un confronto bellissimo, soprattutto per le domande ingenue che i ragazzi ci rivolgono. La nostra speranza è che qualcuno di loro sia mosso dalla passione per la pallanuoto e inizi a tuffarsi in acqua. Non si sa mai che non possano nascere nuovi campioncini o che comunque per loro inizi una strada ricca di soddisfazioni”.

Da Chiavari a Savona. Arenzano-Chiavari si può definire scontro diretto o da ultima spiaggia? “Diretto, sì. Non ci possiamo nascondere dietro un dito. Siamo entrambe ultime, entrambe a tre punti ed entrambe meritevoli di un alcunché di più rispetto a quello che abbiamo raggranellato. Noi in particolare abbiamo raccolto pochissimo. L’emblema è la partita di sabato scorso contro il Plebiscito dove la squadra mi è piaciuta moltissimo per tre tempi e mezzo in una partita aperta dove entrambi siamo stati in vantaggio per poi rimontare e ribaltare il risultato, Però noi continuiamo a commettere lo stesso errore, quello di rilassarci già prima della fine della gara, pensando di aver portato a casa il risultato. Sotto l’aspetto della concentrazione, quindi, dobbiamo ancora spiccare quel salto di qualità che per ora non c’è stato, nonostante miglioramenti sensibili si vedano rispetto alle prime partite“.

Che avversario ti aspetti? “A parte il Quinto, che fra tutte le squadre del girone Nord è quella che ha attitudini offensive marcate, anche l’Arenzano ha le caratteristiche delle altre squadre del girone: segna non molto, ma fa segnare poco. È una gara da affrontare con la convinzione giusta. Drammatizzare il concetto dello scontro diretto è eccessivo, quello di ultima spiaggia esagerato, quello del possibilismo perché siamo solo a un terzo del campionato e quindi c’è tempo per rimediare, è troppo blando. Occorre la giusta miscela di motivazioni con l’imperativo che negli ultimi minuti, stanchezza o no, bisogna provare tutte le soluzioni, anche solo nervose, anche solo mentali. Se otterremo questo, potremo arrivare a soddisfazioni e ad una posizione di classifica migliore”.

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