Genova. Protesta a Tursi questa mattina per lo sciopero del personale della ristorazione scolastica iscritto alla Filcams Cgil, l’intera giornata, indetto per manifestare “il generale scontento e frustrazione delle maestranze su tutto il territorio dovuto a innumerevoli fattori”. Circa un centinaio i manifestanti. Una delegazione è entrata in Municipio chiedendo un incontro col sindaco Marco Bucci. I lavoratori e le lavoratrici delle mense iscritti alla Cgil contestano gli “appalti al massimo ribasso” al sindaco e vogliono maggiore sensibilizzazione nei rapporto con l’assessorato per appalti più lunghi e attenzione nei confronti degli addetti: il settore occupa un migliaio di persone, come l’Ilva, tra lavoratori diretti, impiegati e indotto“.
Più panini da casa, dunque, oggi per tanti alunni delle scuole genovesi. Questa volta non solo per scelta, ma anche per necessità. Il servizio delle mense scolastiche in molti casi è infatti a rischio per lo sciopero del personale della ristorazione scolastica iscritto alla Filcams Cgil, l’intera giornata, indetto per manifestare “il generale scontento e frustrazione delle maestranze su tutto il territorio dovuto a innumerevoli fattori”.
I lavoratori della Filcams Cgil si sono radunati con presidio davanti a Palazzo Tursi dalle 9.30. I manifestanti hanno quindi organizzato un corteo in centro dirigendosi verso il Provveditorato agli Studi di Genova. Le motivazioni dello sciopero sono “i frequenti ritardi ed errori costanti nelle retribuzioni, il mancato rispetto del capitolato d’appalto e del contratto nazionale applicato al settore Turismo, la tendenza generale a rincorrere lo sconto che trasforma l’assegnazione degli appalti in appalti al massimo ribasso”.
I sindacati, sul fronte della ristorazione scolastica, sono divisi, dopo l’incontro con l’assessore alle Politiche educative Francesca Fassio, lo scorso 19 gennaio, per discutere delle numerose problematiche relative alla ristorazione collettiva. La Fisascat Cisl esprime soddisfazione per un accordo conquistato e ottenuto dopo decenni di rivendicazioni e battaglie, ed è pronta a sedersi al tavolo per definire regole certe a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto della ristorazione collettiva.
“Un accordo che non può che essere accolto positivamente e con soddisfazione, che definisce un percorso concreto per il settore attraverso l’attivazione di un tavolo permanente che si riunirà, con tutti i soggetti preposti, a cadenza mensile – dice la Fisascat Cisl – Il tavolo affronterà, nel tempo, diversi temi, tra cui la partecipazione alla stesura del capitolato d’appalto, utile per scrivere regole certe quali la salvaguardia occupazionale e l’applicazione del contratto collettivo, l’istituzione di una commissione di controllo dei dettami del capitolato d’appalto (con sanzioni per chi non rispetta le regole), regolamentazione della commissione mensa, durata degli appalti (di almeno 36 mesi, più 24 mesi di eventuale deroga) e attività congiunta per sviluppare la cultura dell’educazione alimentare”.
“Sono rimasta francamente stupita – ha detto l’assessore Fassio – dalla manifestazione indetta questa mattina da alcune forze sindacali. Le criticità esistono e nessuno lo nasconde, ma mi aspetto collaborazione e non un contrasto decisamente poco costruttivo. Di concreto – mi preme ricordarlo – c’è il patto che abbiamo siglato. Mi aspetto comunque che lo spirito costruttivo messo in campo venerdì scorso dia già i primi frutti nella prossima riunione della commissione Mensa a palazzo Tursi, in agenda lunedì 12 febbraio”.