Genova. Domani sera, martedì 16 gennaio, il centro storico di Genova sarà protagonista di una delle (tante) trasmissioni televisive dedicate al food. Alessandro Borghese con i suoi “Quattro ristoranti” sancirà quale sia il miglior ristorante dei caroggi.
Un’occasione di promozione per la città, oltre che per i quattro locali scelti (C’era una volta, 20tre, Cantine Squarciafico e Moa) per cui il Comune di Genova e la Camera di Commercio hanno contribuito attraverso parte delle risorse dell’imposta di soggiorno. Per chiarire, la produzione non è stata pagata in denaro, ma è stata agevolata nell’accoglienza con vitto e alloggio. Il contributo alla realizzazione del programma era stato deliberato dalla precedente amministrazione comunale.
D’altronde le riprese sono state realizzate nello scorso mese di luglio, poco dopo il cambio di governo in Comune, in condizioni più o meno top secret. Domani sera – per chi è in grado di vedere Sky1 – si saprà quale dei quattro ristoranti si accaparrerà il montepremi di 5000 euro.
Ecco la scheda dei quattro ristoranti genovesi pubblicata dalla pagina web del programma
“Da 20Tre di Barbara i sapori della cucina genovese si uniscono ad innovazione e modernità. Dall’aria un po’ snob, forse per questo definito più milanese che genovese, il ristorante di Barbara, nasce da un sogno nel cassetto condiviso con il suo compagno. Un locale friendly ma anche un’alternativa originale e chic rispetto ai tradizionali ristoranti dei caruggi. Se a pranzo troveremo un menù di piatti tipici genovesi tutt’altro tipo di proposta avremo la sera con piatti sempre più raffinati realizzati con i prodotti tipici della zona.
Una cucina semplice è quella di C’era una volta, il ristorante dall’atmosfera vintage – chic che Francesca e Federica hanno aperto nel 2013. Mezza genovese e mezza siciliana Francesca, proprietaria insieme a Federica ma anche cuoca di C’era una volta, presenta nel suo menù piatti della tradizione ma anche nuove rivisitazioni. Grazie alla tradizione tramandata da sua zia, Francesca trasforma la cucina del territorio in quella della memoria con i sapori e gli odori della pasta fresca fatta in casa.
Tutt’altro tipo di cucina è quella di Maurizio (di origini sarde) proprietario e chef de Le cantine Squarciafico. Il menù del suo ristorante infatti, presenta un mix di ricette regionali italiane, veri e propri viaggi di gusto personale dello chef. Il locale di Maurizio ha una location diversa dagli altri ristoranti. Come si intuisce dal nome, si tratta di una vera cantina dove è possibile degustare degli ottimi vini ad una temperatura fissa di 17°.
Moda, cibo, caffè sono gli ingredienti alla base del Moa – Cashmere&Lobster, il locale di Andrea, situato all’inizio del centro storico di Genova. Stilista e ristoratore Andrea, genovese nell’animo, ha fatto del Moa il suo brand geniale e nel suo menù, la proposta che troviamo è differente. La cucina offerta dal Moa e dal suo staff si basa principalmente su un prodotto: l’astice, ma anche piatti della tradizione genovese come ad esempio minestrone e gnocchi al pesto”.