Genova. “Questa maggioranza sarà in prima fila, come lo è sempre stata, contro ogni tipo di violenza e prevaricazione, non abbiamo bisogno di lezioni da parte del Pd, che nasconde la propria mancanza di proposte e di idee dietro polveroni di cortine fumogene per confondere gli elettori”, questa la replica – dura – del presidente della Regione Giovanni Toti al Partito Democratico, e indirettamente al resto dell’opposizione, relativa alla polemica sulla decisione del centrodestra di non anticipare la discussione di un ordine del giorno del Pd sulla cultura antifascista.
“Questa maggioranza regionale ha restaurato la dimora di Sandro Pertini, un grande presidente partigiano, ha invitato il presidente della Repubblica Mattarella, che ha celebrato con noi la nascita di Pertini, e abbiamo più di tanti altri subito provocazioni e violenze durante i comizi della scorsa campagna elettorale – afferma Toti – la violenza è tutta da condannare, se vogliamo dire che ogni tipo di violenza, di destra, di sinistra o di centro, è da condannare, sarò in prima fila ma troppe volte ho visto una timidezza di base nel condannare violenze di alcune aree della nostra società, cassonetti bruciati, auto danneggiate, scontri con le forze dell’ordine e che non erano vicine a noi, ogni violenza è uguale alle altre”.
“Chi fa politiche fasciste, xenofobe, razziste è da condannare – sottolinea il governatore – ma chiunque faccia violenza in nome di qualsiasi cosa, è condannabile allo stesso modo. Troppe volte a sinistra ho visto uno strabismo che ha fatto condannare solo quello che era conveniente condannare”.
L’auspicio di Giovanni Toti è che “Tutte le forze politiche convergano” e aggiunge che se ne discuterà entro il 3 febbraio “per arrivare – dice – a un documento che sia condivisibile da tutti”.