Genova. Ancora polemiche sull’ultima seduta di consiglio comunale a Genova. “Sembrava una questione piuttosto semplice – afferma Luca Pirondini (foto), capogruppo in Comune del M5S – Con la mozione di ieri, come minoranza, abbiamo chiesto con unità di intenti al sindaco Bucci ed alla sua Giunta di non concedere più l’utilizzo di edifici e spazi pubblici di proprietà comunale alle forze politiche dichiaratamente neo fasciste. Ricordiamo che l’apologia del fascismo è un reato previsto dall’ordinamento legislativo italiano. Siamo rimasti quindi letteralmente allibiti dalla palese ed imbarazzante divisione interna della maggioranza su questo tema. Un centro destra che tanto moderato vuole apparire agli occhi dei genovesi, ma che tanto moderato poi non è”.
Pirondini rilancia polemiche delle scorse settimane. “Non bastavano infatti le pesantissime frasi dell’assessore Garassino nei confronti dei mendicanti e dei migranti, non bastavano gli apprezzamenti su facebook da parte sempre di Garassino, ma anche del Consigliere Regionale di Fdi Matteo Rosso, ad una frase del Duce”, spiega il consigliere di M5S.
Nel mirino ora c’è il sindaco. “A completare il quadro ormai piuttosto chiaro, ci ha pensato ieri il Sindaco Bucci in primis che insieme a tutti i consiglieri della maggioranza, ha abbandonato l’aula rossa di Palazzo Tursi così da far venire a meno il numero legale per la votazione della mozione – dichiara Pirondini – Di fatto con questo gesto, ancora una volta, il Sindaco Bucci, la sua giunta e la maggioranza tutta rispondono con un imbarazzante silenzio e con l’ennesima non presa di posizione nei confronti di un valore, quello della lotta ai totalitarismi ed al fascismo, che ancora una volta viene invece tristemente minimizzato”.