Il caso

Pasti alla scuola di San Gottardo, Cascina precisa: “Episodi isolati, servizio regolare”

Il gruppo di ristorazione che gestisce la mensa della scuola dove i genitori hanno iniziato una protesta: "Avviata la procedura di non conformità dell’azienda nei confronti del fornitore"

mensa

Genova. In merito ad alcuni episodi che hanno coinvolto due scuole del Comune di Genova, alla Cascina Global Service, consorziata del Gruppo La Cascina, preme sottolineare il carattere isolato e circoscritto di tali avvenimenti. In nessun’altra scuola servita dalla Cascina Global Service, infatti, è stata riscontrata simile problematica e il pasto è stato consumato regolarmente.

Ieri, nella scuola primaria San Gottardo alcuni genitori hanno iniziato una protesta contro la qualità del cibo, reputata da loro non conforme al capitolato di affidamento del servizio. La loro decisione, hanno raccontato, è nata dopo settimane di monitoraggio del servizio mensa. Ne abbiamo parlato qui.

“Va altresì evidenziato – dicono però da La Cascina – come, grazie anche alla professionalità e all’attenzione dei lavoratori dell’azienda leader nella ristorazione collettiva e nel global service, i bambini delle due scuole coinvolte abbiano mangiato – e gradito – il menu del giorno. Riguardo all’episodio della pizza più cotta del dovuto in prossimità della crosta, i referenti dell’impresa rassicurano l’utenza confermando l’avvenuta tempestiva soluzione della pietanza senza alcuna variazione sul menù del giorno. Ogni bambino ha potuto gustare il piatto del giorno così amato e desiderato da tutti”.

“Quanto alla segnalazione relativa al tonno – si legge in un comunicato della società – l’azienda ha provveduto tempestivamente, e solo in via precauzionale, alla sostituzione del prodotto previsto nel menù del giorno riscontrando favorevolmente le richieste di alcuni genitori. Deve comunque ribadirsi che non è stata riscontrata alcuna non conformità igienico-sanitaria del prodotto stesso”.

Infine in merito all’ultimo episodio – ovvero il ritrovamento di piccole lische in pochi filetti di merluzzo – il management della Cascina Global Service desidera tranquillizzare i genitori. “Si tratta di un episodio che ha coinvolto soltanto poche porzioni. L’azienda ha tempestivamente segnalato l’inconveniente al Comune, avviando contemporaneamente il protocollo di gestione della “non conformità” del prodotto. La Cascina Global Service, in piena collaborazione con l’amministrazione, ha intrapreso quindi le azioni correttive volte a scongiurare il ripetersi dell’accaduto”.

“Siamo dispiaciuti per quanto accaduto in queste due scuole – affermano da La Cascina Global Service – la nostra azienda opera sul mercato da oltre 35 anni e lo fa mettendo al primo posto la salute e il benessere degli utenti. Grazie alla professionalità e alla dedizione quotidiana dei suoi lavoratori, non è mai stato fatto mancare il pasto a tutti gli alunni delle scuole genovesi in piena trasparenza e nel rispetto del capitolato”.

Luca Pedaso, responsabile commerciale per la Cascina Global Service, precisa: “Si è trattato di alcuni episodi isolati e circoscritti all’interno di un servizio complesso e delicato, rivolto a circa 7.000 bambini che quotidianamente abbiamo l’onore e il piacere di servire; nessuno è rimasto mai senza cibo”. “La politica aziendale – conclude – è sempre stata attenta a garantire un servizio impeccabile e la piena soddisfazione del cliente, operando in piena trasparenza nei confronti dell’amministrazione comunale e della cittadinanza: per questo abbiamo messo in campo tutta la nostra professionalità e lunga esperienza per scongiurare il ripetersi di simili episodi”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.