Serie b2

Normac Avb più lucida nei momenti decisivi: a Rivarolo Canavese riecco i tre puntirisultati

Coach Mario Barigione non è pienamente soddisfatto: "Non sono contento della qualità del gioco espresso"

barigione
Foto d'archivio

Genova. Sabato 13 gennaio il team del presidente Carlo Mangiapane ha giocato in trasferta contro le piemontesi del Finimpianti Rivarolo Canavese, squadra alla disperata ricerca di punti per la salvezza, essendo penultima in classifica.

È stato un match giocato punto su punto per tutti i tre set e alla fine la maggior freddezza e determinazione nei momenti decisivi delle atlete della Normac AVB ha avuto la meglio. I parziali si sono decisi tutti con il minimo scarto: 23-25, 25-27, 23-25.

La formazione genovese è scesa in campo con il sestetto titolare formato da Silvia Bruzzone, Silvia Truffa, Giulia Bilamour, Chiara Pesce, Sara Scurzoni, Margherita Giani. Il coach Mario Barigione ha schierato nel secondo set Cecilia Parodi su Giani e Camilla Origlia su Pesce nei due set conclusivi; ingressi anche per Sveva Tonello e Giada Esposito in fase di battuta.

Tre punti importanti per la squadra genovese dopo la sconfitta con Caselle che ridanno morale e fiducia a tutto l’ambiente. In classifica la Normac Avb risale in quinta posizione. Sabato 20 gennaio alle ore 21 al PalaMaragliano di Genova Prato arriverà la Palzola Pavic Romagnano Sesia.

Il tecnico della Normac Avb analizza la vittoria esterna di Rivarolo Canavese.

Coach Barigione, sono arrivati i primi 3 punti del 2018, ma non senza qualche sofferenza…
“È stata una gara con un andamento simile in tutti e tre i set che come recita il punteggio sono stati giocati all’insegna del grande equilibrio ma anche dei molti errori gratuiti da ambo le parti”.

Sostanzialmente sei soddisfatto di questo ritorno alla vittoria?
“Soddisfatto della matematica sì, molto. Avevo chiesto una vittoria in settimana alle ragazze ed è arrivata contro una squadra che dopo il cambio allenatore ha sicuramente avuto un salto di qualità nonostante i riflessi sulla classifica ancora non si vedano. Non sono contento invece della qualità del gioco espresso. A mio giudizio siamo tornati in palestra dopo la pausa natalizia senza la dovuta concentrazione negli allenamenti e questo si specchia nella quantità elevata di errori gratuiti. Dopo 9 anni di seguito di categoria nazionale forse inconsciamente riteniamo di poter tenere la B2 agevolmente senza esprimere il massimo del sacrificio in termini di attenzione e determinazione, ma la pausa per le feste è sempre uno spartiacque importante per tutte le squadre e noi dobbiamo avere sempre l’asticella alzata al massimo per non incorrere in situazioni difficili poi da vivere e rimediare. I primi anni di Serie B al giro di boa eravamo sempre ‘rosse ma il girone di ritorno ci vedeva protagoniste proprio per la fame di punti e di vittorie. Abbiamo lavorato moltissimo nei mesi precedenti e ritengo quindi che occorra semplicemente tornare alla consapevolezza che non esistono squadre da metà classifica ma solo squadre con degli obiettivi di crescita individuale e collettiva. La società sta crescendo molto in tutti i suoi comparti e la prima squadra non deve essere da meno. Personalmente poi non sopporto sopravvivere a me stesso, quindi…”.

Tuttavia qualche miglioramento rispetto alla precedente trasferta di Caselle si è potuto apprezzare.
“Sicuramente: in crescita in attacco Scurzoni e Truffa, Bilamour bene come sempre anche nei fondamentali di seconda linea, così come Pesce e Bulla”.

Oggi i playoff risultano più vicini rispetto alla zona retrocessione, ma coach Barigione mantiene coerentemente una linea molto prudente.
“Come dicevo prima la classifica a questo punto del campionato è comunque sempre corta in entrambi i sensi in cui la si guardi. Non ho dubbi sul valore di ogni singola giocatrice e sulla squadra nel complesso: quello che valiamo lo costruiamo assieme tecnici e atlete in palestra quotidianamente con il sudore e la fatica in un’ottica di costante miglioramento a prescindere dall’età e dal ruolo ed è l’unico modo a mio parere per essere appagati mentalmente. Pretendo sempre il meglio da tutti a partire da me stesso e dal mio staff, senza alibi, senza se e senza ma. È l’unico modo che conosco per vivere lo sport e per onorare quotidianamente la Normac e il nostro presidente che ci dà la possibilità di esprimerci al meglio in un ambiente ideale per fare volley”.

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