Genova. Potrebbe essere un (doppio) caso isolato. Oppure no. Potrebbe essere il sintomo di un processo di malcontento interno a uno dei partiti che eppure, più di altri, sembrano essere in salute: la Lega.
Lega, e non più Lega Nord, dallo scorso inverno. Ed è questo uno dei motivi che hanno spiento Daniele Bonuso e Corrado Falasco, consiglieri municipali del Carroccio in Valpolcevera, a uscire dal partito e andare nel gruppo misto (dove hanno trovato Massimo Pantini, ex Fratelli D’Italia, poi cooptato dal presidente Pd Federico Romeo nella squadra di governo con una delega al decoro urbano e riqualificazione urbana).
Bonuso, 25 anni, e Falasco, 61, non erano nella Lega da moltissimo tempo, un paio d’anni al più, ma abbastanza da definirsi delusi della piega presa dal partito e dagli atteggiamenti di Salvini. “A Pontida aveva urlato dal palco, mai più schiavi di Forza Italia. E ora?” osserva Daniele Bonuso, che parla anche a nome del compagno.
Nel gruppo della Lega al municipio V restano il capogruppo Alessio Bevilacqua e Silvia Nunzi. “Abbiamo preso la nostra decisione con grande difficoltà – continua Bonuso – ma ci siamo resi conto che non possiamo far finta di niente con gli elettori. Durante la campagna elettorale Salvini è venuto a Certosa e a Begato, sono state promesse azioni di cambiamento eppure non sta succedendo nulla. Non ci sono novità neppure sul ritorno dell’anagrafe a Bolzaneto, che è una battaglia che abbiamo intenzione di proseguire”.
“Nei prossimi anni, con i lavori per la gronda, la vallata cambierà radicalmente – aggiunge il consigliere ex Lega – noi siamo intenzionati a vigilare ma non da dentro un partito che cambia nome per racimolare qualche voto a sud”.