Genova. Si chiude tra gli applausi del pubblico il voto sulla mozione condivisa sull’antifascismo che oggi a sorpresa, grazie alla mediazione del capogruppo di Forza Italia Mario David Mascia e dello stesso sindaco Bucci, è stata votata quasi all’unanimità. A mancare all’appello tra le perplessità della stessa maggioranza solo i tre consiglieri di Fratelli D’Italia che l’hanno liquidata come “strumentale,inutile e pretestuosa”.
La mozione di fatto integra il testo presentato una settimana fa dal centro sinistra aggiungendo alle organizzazioni neofasciste quelle “con finalità di terrorismo, le associazioni sovversive e i movimenti violenti”. Formalmente l’emendamento è stato presentato dal consigliere Costa del gruppo Vince Genova.
La mozione impegna il sindaco e la giunta a “non concedere spazi pubblici a coloro che non garantiscono i principi della costituzione professando e/o praticando comportamenti fascisti, violenti, sovversivi finalizzati a terrorismo , eversione dell’ordine democratico, integralisti, razzisti e omofobi”.
L’obiettivo è modificare i regolamenti di Tursi subordinando la concessione di spazi pubblici a una “dichiarazione esplicita di rispetto della dignità e della libertà della persona, dei valori antifascisti, non violenti, antisovversivi, antiterroristici, antieversivi e antintegralisti”.
Soddisfatti i gruppi, a partire dal Pd che di fatto vede integrata la sua mozione senza più epurazioni rispetto all’antifascismo. “Credo sia un successo per questa città – ha detto il consigliere Alessandro Terrile, che era stato relatore della mozione precedente – che dimostra come nessuno volesse mettere il cappello sull’antifascismo.
Soddisfatto il capogruppo di Forza Italia Mario David Mascia che per la seconda volta – e questa volta con successo – è riuscito a mediare tra i gruppi per arrivare a un testo condiviso: “Oggi non è il giorno dei colori di appartenenza – ha detto nelle dichiarazioni di voto – oggi è il giorno in cui tutti insieme guardiamo quella medaglia e ne siamo orgogliosi”. Soddisfatta anche la capogruppo del Pd Cristina Lodi che però polemizza con il capogruppo di Fdi Campanella: “Non è una mozione della sinistra – dice – in questo modo emendata dalla destra diventa la mozione di questo consiglio comunale di cui lei fa parte e non è una mozione illegittima o incostituzionale sennò dovrebbe assumersene la responsabilità il presidente del consiglio Alessio Piana”.
Per Gianni Crivello “possiamo essere in disaccordo su molte cose ma sul valore della memoria e sull’antifascismo è fondamentale l’unità”. Anche il capogruppo del M5S Luca Pirondini critica la scelta di Fratelli d’Italia e ribadisce: “Oggi non stiamo perdendo tempo perché richiamare i valori dell’antifascismo non sarà mai tempo perso”. Per la capogruppo della Lega Nord Lorella Fontana si tratta di un voto “che è un no convinto a tutte le violenze a tutti coloro che usano la violenza che non ha colore politico così come le bandiere negli stadi”.
Vota convintamente sì ma è l’unico a segnalare qualche crepa nella mozione il consigliere di Chiamami Genova Paolo Putti: “Monitorerò affinché le cose che condividiamo oggi non siano tanto un voto per affermare qualche cosa e rispondere all’appello dell’Anpi. Putti poi segnala un rischio: “Che questa mozione voglia tagliare la libera di espressione della manifestazioni da quelle no tav, a quelle dell’lva a quelle degli studenti a cui ho sempre partecipato e a cui continuerò a partecipare”.