Genova. Basta aver conservato il biglietto, ma in linea puramente teorica potrebbe andare bene anche un selfie con una delle opere di Modigliani, per partecipare alla class action che Assoutenti si appresta a lanciare dopo che sono state depositate le perizie che attestano la falsità di alcune delle opere esposte. Ad annunciarlo Furio Truzzi, presidente regionale dell’associazione, che parla di una vera truffa ai danni dei consumatori che hanno visitato l’esposizione.
“Il teorema su cui stavamo lavorando era proprio questo – spiega – che dopo la perizia depositata in procura ci dà la certezza che si è verificata una frode ai danni dei visitatori. E quindi, oltre all’amara considerazione, chi attraverso il biglietto, può dimostrare di essere stato a visitare la mostra potrà chiedere il risarcimento. Noi ci mettiamo a disposizione per raccogliere le segnalazioni e, poi, presentare il conto ai responsabili”.
Assutenti, quindi, ha il suo numero verde 800.199.633 e l’indirizzo di posta elettronica info@assoutenti.liguria.itqSicuramente sarà una vittima inconsapevole ma chi deve risarcire è colui che ha stampato i biglietti – prosegue – e quindi rivolgiamo l’appello a chi si è trovato in questa situazione per poter chiedere il rimborso. Speriamo di riuscire a farlo bonariamente sennò la class action verrà depositata in tribunale”.