Genova. Tutti i tre parlamentari uscenti – Matteo Mantero, Sergio Battelli e Simone Valente – saranno candidati, e in ottima posizione, mentre un altro nome già noto – quello di Andrea Boccaccio, già consigliere comunale genovese – dovrà battagliare non poco per riuscire ad andare a Roma. Per il resto, sulla scheda elettorale, gli elettori del Movimento 5 Stelle, troveranno attivisti della prima ora, collaboratori di figure già di rilievo, voci del territorio o anche qualche semi-sconosciuto. Riassumendo, inoltre, se si escludono i tre parlamentari uscenti, nelle liste c’è soprattutto molta Genova (e poche altre province liguri).
Sono arrivati, come promesso, da Pescara, a margine dell’iniziativa Villaggio Rousseau, i nomi di chi ha ottenuto più voti alle cosiddette “parlamentarie” e quindi sarà candidato. I nomi, quelli per la parte proporzionale del Rosatellum perché per il pacchetto destinato ai collegi uninominali bisognerà aspettare martedì.
Ecco tutti i candidati alle Parlamentarie, qui sotto, invece, i nomi e i cognomi di chi comparirà sulla scheda elettorale
Senato
1) Matteo Mantero
2) Elena Botto
3) Andrea Boccaccio
4) Daniela Marenco
Camera Liguria 1:
1)Sergio Battelli
2)Leda Volpi
3)Fabio Romano
4)Ilaria Mastrorosa
Camera Liguria 2:
1)Simone Valente
2)Elisa Priano
3)Marina Silvestri
4)Terenzio Dazzini
Supplenti Senato:
Andrea De Marco
Stefano Perotti
Paola Castellaro
Giuseppe Vivalda
Supplenti Camera
Lorenzo Trucco
Emanuela Facchin
Federico Firmian Manfredi
Andrea Weiss
Simone Barresi
Analisi. Come immaginabile, quindi, i tre uscenti (erano stati eletti in quattro, nel 2013, ma la senatrice Cristina De Pietro era passata in Forza Italia) si sono distribuiti perfettamente tra i collegi di Senato, Camera 1 e Camera 2, risultando capilista di tutte e tre.
In Senato ben piazzata anche Elena Botto, social media manager del M5S ligure, mentre Andrea Boccaccio rischia di non entrare in Parlamento. Al collegio Camera 1, oltre a Battelli, buona performance della medico sanremese Leda Volpi e di Fabio Romano, assistente personale dell’eurodeputata Tiziana Beghin. Alla Camera 2, la valpolceverasca Elisa Priano, disoccupata, dietro a Simone Valente, ma davanti alla avvocatessa Marina Silvestri.
I venti punti. Al centro della giornata di Pescara, l’intervento di Luigi Di Maio, il capo politico dei pentastellati. Di Maio ha parlato dei 20 punti del programma M5s sui quali chiederà ai gruppi politici un accordo programmatico, il 5 marzo, se sarà il primo partito alle prossime elezioni senza raggiungere però il 40 per cento. Dentro, solo parzialmente a sorpresa, non c’è il referendum sull’euro, ma altri temi come il taglio delle leggi inutili, reddito di cittadinanza, 10 mila nuovi membri delle forze dell’ordine, 17 miliardi di aiuti per le famiglie con figli e dello stop al business dell’immigrazione.
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