Genova. Forze dell’ordine questa mattina negli uffici del Comune di Genova a seguito dell’inchiesta per turbativa d’asta riguardante l’appalto per la gestione del bar della biblioteca Berio.
L’operazione è effettuata dai carabinieri della polizia giudiziaria con acquisizione di documentazione. Le perquisizioni sono confermate dall’assessore comunale alla Cultura e Servizi bibliotecari Elisa Serafini. Peraltro i dirigenti del settore, nel cambio di amministrazione, sono stati cambiati.
Le verifiche e l’inchiesta sarebbero nate dall’esposto legale presentato da Paolo Vanni, l’ex gestore del bar della biblioteca Berio cui la scorsa estate è subentrata la nuova società.
“Ne ero a conoscenza – ha dichiarato Vanni, che negli ultimi tempi si è lanciato in una nuova avventura imprenditoriale con un bar in piazza Matteotti – Posso affermare di essere assolutamente fiducioso e di aver verificato la serietà e attenzione dedicata a tutta la vicenda da parte della autorità investigativa”.
Sono due gli indagati nell’ambito dell’inchiesta del pubblico ministero Massimo Terrile sulla gara d’appalto per l’assegnazione della gestione del bar. I due iscritti nel registro sono due commercialisti, i cui nomi erano stati indicati nell’esposto depositato in procura dal legale di Paolo Vanni. L’ipotesi di reato contestata è turbativa d’asta.
Nella denuncia dell’avvocato Sabrina Franzone, infatti, si sottolineavano due aspetti “sospetti”: da un lato l’offerta economica della società che ha vinto l’appalto e dall’altra il ruolo dei due commercialisti. I professionisti, infatti, curavano la contabilità della società Berio Ristorazione di Vanni e della moglie, ma sono al tempo stesso amministratori o titolari di quote della società Futura srl che detiene il 20 per cento della Ristobes (che ha vinto la gara).