Missione impossibile

Genoa volenteroso ma mai pericoloso: alla Juventus basta un gol per vincere la partitarisultati

I rossoblù vanno sotto dopo un quarto d'ora; nemmeno i cambi in attacco operati da Ballardini nella ripresa mutano l'inerzia dell'incontro

Genoa Vs Bologna Serie A
Foto d'archivio

Genova. A differenza dello scoppiettante 2-4 dell’andata, la partita tra Juventus e Genoa è stata tutt’altro che spettacolare. La squadra campione d’Italia ha sbloccato il risultato dopo un quarto d’ora di gioco e per il resto dell’incontro non è andata oltre l’ordinaria amministrazione, pur soffrendo un poco nel finale di gara.

Il Genoa, dopo un primo tempo senza creare nemmeno un’opportunità da rete, nella ripresa si è presentato con un assetto più offensivo, ma le azioni costruite sono state imprecise e spesso velleitarie. I rossoblù hanno trovato ben pochi varchi nella difesa avversaria e non sono riusciti nell’impresa di strappare un punto contro una squadra chiamata a vincere per restare in scia al Napoli. La buona volontà non è mancata, la sconfitta è stata onorevole, ma sono mancati i tiri in porta degni di nota.

La cronaca. La Juventus si schiera con un 4-3-3: Szczesny; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Higuain, Mandzukic. A disposizione ci sono Pinsoglio, Loria, Barzagli, De Sciglio, Asamoah, Betancur, Sturaro, Bernardeschi.

Genoa in campo con un 3-5-2 che diventa 5-3-2 in fase difensiva con Perin; Rossettini, Spolli, Izzo; Rosi, Rigoni, Bertolacci, Omeonga, Laxalt; Pandev, Taarabt. Le riserve sono Lamanna, Zima, Landre, Gentiletti, Biraschi, Veloso, Cofie, Lazovic, Brlek, Galabinov, Lapadula, Pellegri.

Arbitra Marco Di Bello (Brindisi), assistito da Fabrizio Posado (Bari) e Pasquale De Meo (Foggia). Quarto uomo è Matteo Chiffi (Padova).

La temperatura è di circa 4 gradi. Locali in tradizionale maglia bianconera con calzoncini e calzettoni bianchi. Grifoni in maglia blu con calzoncini e calzettoni rossi. La curva Scirea è chiusa per la punizione del giudice sportivo. I tifosi rossoblù sono circa trecento. Gli spettatori ufficiali sono 29.412.

I bianconeri cominciano a esercitare un buon possesso palla. Al 3° Matuidi crossa dalla sinistra, Higuain viene anticipato, arriva Pjanic che spara alto. Al 5° Mandzukic per Khedira che conclude: sopra la traversa.

All’8° punizione di Pjanic: Perin vola e respinge. Poi, il Genoa, piano piano, prova ad uscire dalla propria metà campo e a farsi un poco avanti. Dopo un veemente avvio dei locali, la partita vive una fase di stanca.

Ma all’improvviso, al 16°, la Juventus passa in vantaggio: palla dentro di Alex Sandro per Douglas Costa, tocco sotto e Perin è scavalcato.

Al 20° Izzo e Perin non si intendono e regalano un corner ai rivali, ma questi non lo sfruttano al meglio. La Juventus pare intenzionata a tenere la partita in mano gestendo il gioco senza correre rischi.

Al 23° Pjanic chiama Perin alla parata a terra. Al 25° Spolli entra fallosamente su Higuain: ammonito.

Il primo tentativo di tiro in porta dei rossoblù arriva al 29°: Laxalt calcia altissimo. Al 32° un’azione corale dei bianconeri porta al tiro Mandzukic: blocca Perin.

Ritmi bassi e frequenti interruzioni, la partita scorre senza altre emozioni. Al 44° viene ammonito Rossi per un fallo su Alex Sandro.

Dopo un minuto di recupero si va al riposo sul risultato di 1 a 0.

Nel secondo tempo Davide Ballardini presenta Galabinov al posto di Rigoni. Il neo entrato prende il posto di punta centrale. Le squadre giocano più larghe e si annotano ripartenze negli spazi più ampi.

Al 6° mancino di Pjanic: fuori. All’8° la difesa locale fatica per sventare un’iniziativa insistente dei Grifoni per le vie centrali.

Galabinov accusa un dolore ad una caviglia ed esce dal campo per farsela fasciare, poi riprende. Al 12° Douglas Costa tocca per Alex Sandro che dal limite si coordina male e non trova lo specchio della porta.

Al 15° il Genoa guadagna il primo corner della partita. Dall’occasione nasce un contropiede juventino, finalizzato da Pjanic: alto di poco.

Juventus vicina al colpo del ko al 19°: Lichtsteiner mette in mezzo un pallone pericoloso, Izzo anticipa Higuain che poi riconquista palla e calcia a rete, Perin blocca.

Al 22° cartellino giallo per Alex Sandro, reo di una trattenuta su Taarabt. Il marocchino viene richiamato in panchina: al suo posto entra Lazovic.

Primo cambio nella Juventus al 25°: entra l’ex Sturaro, esce Khedira. Al 27° tocca a Pandev il cartellino giallo, per un’entrata su Mandzukic.

Al 31° Massimiliano Allegri sostituisce Alex Sandro con Asamoah. Nel Genoa, al 33°, avvicendamento in attacco: Lapadula per Pandev. Grifoni in campo con un 4-3-3.

Al 36° Lazovic mette in mezzo un pallone che crea scompiglio nella difesa juventina: mischia in area, Chiellini si rifugia in corner. Il Genoa si getta in attacco con più frequenza; Allegri si copre con l’esperienza di Barzagli al posto di Lichtsteiner, passando ad un 5-3-2 per non correre rischi.

Al 39° conclusione di Pianjc di controbalzo: alta. Perin protesta e si becca il cartellino giallo. Al 41° Galabinov trattiene Chiellini: ammonito.

Al 44° punizione per il Genoa dalla trequarti, palla a Spolli che manda altissimo. La Juventus a tratti appare in difficoltà in difesa, ma i Grifoni non sanno approfittarne.

Di Bello concede tre minuti di recupero. Nel secondo di questi Omeonga guadagna un angolo; anche Perin sembra voler andare a saltare, ma poi ci ripensa.

In classifica il Genoa si ritrova solitario in quindicesima posizione, a più 5 sulla zona retrocessione.

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