Genova. Il Genoa interrompe la mini-striscia positiva casalinga dopo i successi con Benevento e Sassuolo, arrendendosi a un Udinese che con il minimo sforzo porta a casa i tre punti nella giornata-ricordo dell’omicidio di Vincenzo Spagnolo. Se fosse stato un incontro di pugilato il Genoa avrebbe vinto ampiamente ai punti. La squadra di Ballardini ha fatto la partita, sfiorando il gol in diverse occasioni, ma la sterilità in attacco, più una buona dose di sfortuna, rendono tutto troppo difficile.
Migliore titolare, Lapadula dal primo minuto affiancato da Pandev, così come Omeonga, queste le scelte di Davide Ballardini per la partita.
Partenza lanciata per il Genoa che va subito vicino al gol con Lapadula al 3′: cross di Veloso, rimpallo favorevole su tocco di Pandev e tiro dal cuore dell’area di rigore viene respinto da Bizzarri. Sarà l’unica vera occasione in tutta la partita per l’attaccante rossoblù.
Al 34′ Bizzarri ancora protagonista, coraggiosamente esce fuori dall’area di rigore per respingere il tentativo di Lapadula, lanciato da Pandev, che si sarebbe trovato a tu per tu con l’estremo difensore.
Il Genoa gioca bene, fa più possesso palla e quando può spinge sull’acceleratore, sfruttando la vivacità di Omeonga, che crea sempre scompiglio: da due spunti interessanti nel giro di un minuto (42′ e 43′) l’Udinese si salva in angolo. Il finale di primo tempo è di marca rossoblù: una svirgolata di Izzo diventa assist involontario per Spolli, che da buona posizione al volo tira altissimo (44′), il pubblico sotto la Nord protesta per la mancata concessione di un calcio d’angolo. Pairetto fa un silent check, come se dovesse capire se la protesta fosse per un tocco di mano e fa proseguire con una rimessa dal fondo. Il regolamento prevede che per i calci d’angolo il Var non debba essere consultato.
Svantaggio a sorpresa
Si ricomincia e Ballardini butta nella mischia Rigoni per uno spento Veloso (56′), Oddo risponde con Maxi Lopez per De Paul (59′). L’Udinese, che per tutta la partita non si era mai visto dalle parti di Perin, va a sorpresa in vantaggio con Behrami al 61′: una conclusione respinta di Maxi Lopez viene raccolta dal centrocampista , che infila il pallone nell’angolino con un rasoterra preciso, con Perin immobile a causa della visuale ostruita.
Il Genoa avrebbe ancora tempo per pareggiare, soprattutto dopo il 65′, quando Pairetto, sanzionando con il cartellino rosso un brutto intervento di Samir dopo un check con i colleghi al var, lascia l’Udinese in 10 uomini. Dentro anche Galabinov (70′) che colpisce una traversa a cinque minuti dal termine, con un colpo di testa su cross di Taarabt, entrato nella ripresa al posto di Omeonga. I tifosi rossoblù gridano al gol a due minuti dal termine, quando ancora Taarabt taglia tutta l’area di rigore e Rigoni in scivolata al volo indirizza il pallone verso la porta, ma la sfera è talmente lenta che Bizzarri riesce a impadronirsene allungando il braccio.
Nei quattro minuti di recupero il risultato non cambia. La classifica, con il pareggio di Cagliari e Crotone e la vittoria del Verona, che rientra in corsa, è sempre molto precaria.
Genoa-Udinese 0-1
61′ Behrami
Genoa: Perin, Izzo, Spolli, Zukanovic, Biraschi (70′ Galabinov), Omeonga (63′ Taarabt), Veloso (56′ Rigoni), Bertolacci, Migliore, Lapadula, Pandev.
A disposizione: Lamanna, Zima, Cofie, Rossettini, Rosi, Brlek, Lazovic, Landre, Laxalt.
Allenatore: Ballardini
Udinese: Bizzarri, Nuytinck, Danilo, Samir, Larsen, Fofana, Behrami (62′ Hallfredsson), Jankto, Pezzella, De Paul (59′ Maxi Lopez), Lasagna (68′ Angella).
A disposizione: Scuffet, Pizzignacco, Zampano, Ingelsson, Perica, Pontisso, Barak, Balic.
Allenatore: Oddo
Arbitro: Pairetto di Nichelino
Ammoniti: Bertolacci, Spolli (G) Samir (U)
Spettatori: paganti 1.319, incasso 28.406, 17.577 abbonati, 173.875 euro la quota gara .