Genova. Seconda vittoria consecutiva in casa per il Genoa, che batte 1-0 il Sassuolo, diretta concorrente nella lotta per la salvezza. Sotto gli occhi di Mimmo Criscito, in tribuna d’onore con la famiglia. Decide un gol di Galabinov, subentrato nella ripresa e autore di un secondo tempo esemplare, dimostrando che quando c’è in campo una punta vera il Genoa gioca meglio.
Primo tempo, prevale la noia
Vista l’assenza di Veloso, indisponibile, e quella di Rosi (influenza) Ballardini schiera Brlek interno di centrocampo e Biraschi esterno. Lapadula dal primo minuto viste le condizioni non perfette di Taarabt. Rossettini al posto dell’altro assente eccellente: Izzo.
Partenza più vivace del Sassuolo, che però non è mai pericoloso, Politano svaria da destra a sinistra ed è l’unico che crea qualche difficoltà al reparto difensivo rossoblù. Dall’altra parte il Genoa si affida a Pandev, vero punto di riferimento in ogni azione: nel primo tempo è lui l’ispiratore con palloni filtranti e passaggi ispiratori, dai suoi piedi scaturisce l’occasione da gol del Genoa nel primo tempo al 23′: verticalizzazione per Lapadula, che scatta sul filo del fuorigioco, ma spara fuori da ottima posizione. Proprio Lapadula al 34′ è costretto a uscire momentaneamente dal campo per qualche minuto: Consigli in uscita lo colpisce al naso, epistassi copiosa e “tapullo” con un vistoso cerotto perché l’attaccante rifiuta il cambio.
Le squadre non pungono, e per vedere una palla pericolosa vicino alla linea di porta si deve attendere il 42′: bello scambio Pandev Laxalt, il tiro-cross viene deviato in corner, uscendo di pochissimo dopo aver scavalcato Consigli.
Nella ripresa ingresso determinante di Galabinov al 56′, a sostituire un Pandev visivamente acciaccato, nel Sassuolo entra Matri per uno sterile Falcinelli ed è lui a confezionare l’occasione per andare in vantaggio: tiro a botta sicura nel cuore dell’area di rigore e Perin che compie un vero miracolo con una deviazione in angolo di puro istinto (67′).
I rossoblù rispondono con una sponda di Lapadula per Galabinov: il destro a giro costringe Consigli alla deviazione in angolo in tuffo non senza difficoltà (68′).
La partita si accende e il Genoa va vicinissimo alla capitolazione al 75′: è il palo a respingere il colpo di testa di Matri. Ballardini inserisce Lazovic per Brlek, il serbo diventa il trequartista della squadra.
Con Galabinov in campo i rossoblù ora hanno un punto di riferimento all’attacco, una punta vera e la sfruttano a dovere: all’80 doppio passo e cross di Biraschi, la difesa del Sassuolo si dimentica di stringere su Galabinov, che indisturbato salta di testa e insacca l’1-0. Per il Genoa è una liberazione. Con questo risultato Giuseppe Rossi, che era pronto per entrare, si risiede in panchina e l’ultimo cambio è Omeonga per Lapadula.
Il Grifone riesce a controllare gli ultimi minuti senza troppi patemi, il solo Ragusa ci prova con un rasoterra velenosissimo a fil di palo al 90′. Con questi tre punti i rossoblù superano il Cagliari, atteso stasera alla prova casalinga contro la Juventus.
Genoa-Sassuolo 1-0
80′ Galabinov
Genoa: Perin, Rossettini, Spolli, Zukanovic, Biraschi, Rigoni, Brlek (76′ Lazovic), Bertolacci, Laxalt, Lapadula (83′ Omeonga), Pandev (56′ Galabinov).
A disposizione: Lamanna, Zima, Gentiletti, Cofie, Taarabt, Ricci, Rossi, Pellegri.
Allenatore: Ballardini
Sassuolo: Consigli, Lirola, Goldaniga, Acerbi, Peluso, Missiroli (89′ Mazzitelli), Magnanelli, Duncan (82′ Ragusa), Berardi, Falcinelli (65′ Matri), Politano.
A disposizione: Marson, Pegolo, Scamacca, Frattesi, Gazzola, Rogerio, Cassata, Dell’Orco, Adjapong.
Allenatore: Iachini
Arbitro: Giacomelli di Trieste
Ammoniti: Rigoni, Zukanovic, Galabinov (G); Missiroli (S)
Spettatori: paganti 1062, incasso 22.241, 17.577 abbonati, 173.875 euro la quota gara .