Manifestazione conclusa

Corteo degli antifascisti, in 300 a cantare “Bella Ciao”. Volantini con slogan “Se toccano uno di noi toccano tutti”

Il corteo improvvisato si è svolto senza tensione, prossimo appuntamento il 3 febbraio

Genova. Oltre 300 manifestanti antifascisti hanno dato vita questo pomeriggio a un presidio dietro allo striscione “Genova antifascista”, manifestazione che è avvenuta in contemporanea alla “Festa del tesseramento” nella sede di CasaPound.

Il corteo si è sciolto senza scontri intorno alle 18,30, dopo essere rientrato in piazza Alimonda percorrendo corso Buenos Aires, sempre seguito e controllato dalla polizia. In precedenza, gli antifascisti si erano fermati a pochi metri dai militanti di CasaPound, cantando ‘Bella ciao’ e distribuendo volantini con lo slogan ‘se toccano uno di noi toccano tutti’ facendo riferimento all’accoltellamento avvenuto venerdi’ scorso ai danni di un antifascista nella zona di piazza Tommaseo.

“Rovineremo la festa a CasaPound perche’ non c’e’ nessuno spazio per questa feccia” avevano annunciato gli antifascisti prima di dar vita a un piccolo corteo con annesso volantinaggio del corteo organizzato per il 3 febbraio.

La manifestazione, partita da piazza Alimonda, si è svolta senza tensioni. Solo quando il corteo è arrivato in piazza Tommaseo e lo striscione che apriva il corteo si è ritrovato nella stessa zona dove è avvenuto l’accoltellamento di una settimana fa, c’è stato un po’ di fronteggiamento soprattutto verbale con le forze di polizia. “A denunciare noi per le stupidaggini di Sturla ci avete messo due giorni – ha urlato qualche manifestante – e ora perché non prendete quello che ha accoltellato il nostro compagno”. Alcune manifestanti che reggevano lo striscione hanno accusato la digos di “difendere quelli che lì non dovrebbero starci”. La contrapposizione è comunque sempre rimasta nell’ambito di uno scambio vivace ma che non è degenerato. A poca distanza i mezzi blindati chiudevano gli accessi alla sede di CasaPound.

Intanto, dentro la sede di CasaPound si trovavano una cinquantina di attivisti per la “festa del tesseramento”. “Va tutto benissimo – ha detto il coordinatore provinciale Cristian Corda – la città è con noi. Nello scorso week end circa 300 genovesi sono venuti a firmare per noi e in questo secondo fine settimana abbiamo numeri molto simili”. Alla domanda su quando CasaPound diffonderà i nomi dei candidati genovesi per i quali i genovesi hanno firmato il responsabile del partito di estrema destra precisa: “Le pubblicheremo lunedì e convocheremo anche una conferenza stampa”.

Intanto proseguono senza sosta le indagini della digos per scoprire il responsabile dell’accoltellamento del 36enne D.M. che stava attaccando dei manifesti insieme a un gruppo di attivisti. Glii investigatori avrebbero già individuato il nucleo degli aggressori che potrebbero ritrovarsi accusati di tentato omicidio in concorso.

L’assemblea antifascista si dà intanto appuntamento il 3 febbraio in piazza De Ferrari, nonostante la defezione dell’Anpi a livello di dirigenza tanti militanti sembrano comunque intenzionati a partecipare al corteo.

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