Genova. Non si placano le polemiche sull’istallazione dei corrimano di acciaio sulla scalinata della Cattedrale di San Lorenzo dei giorni scorsi.
Dopo la pioggia, anzi, il diluvio (universale) di critiche arrivate dal web ma non solo, Italia Nostra, l’associazione di salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali nata a Roma nel 1955 e riconosciuta con decreto presidenziale nel 1958, rincara la dose.
Secondo una nota stampa diffusa dal presidente Oreste Rutigliano, il corrimano “non è frutto nemmeno di un gesto creativo, sia pur provocatorio, ma di mera pigrizia mentale, acquistato al più vicino negozio di ferramenta”.
“Esisteva ai tempi della costruzione della cattedrale quella lega di metalli lucenti? Questo dovevano domandarsi il progettista ed il Proprietario della Cattedrale di San Lorenzo a Genova. Non esisteva tutto ciò, non vi è dubbio – rincara la dose – Eppure anche un tempo si temeva che i vecchietti scivolassero e nei nostri ricordi ai piedi dei monumenti affiorano esili corrimano color ferro, messi ad arte per non farsi notare ed allo stesso tempo eleganti”.
Quindi la soluzione è una sola, visto la sacralità del luogo: “Preghiamo sommessamente di buttare quel dozzinale arnese”. Una preghiera che in molti sperano arrivi ai piani giusti del cielo.