Mobilitazione

Casarza Ligure: mozione per vietare spazi pubblici a fascisti, razzisti e omofobi

Proposta dal gruppo consiliare Pd dopo la cartolina anonima di matrice neofascista con minacce al sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio

partigiani

Genova. Una mozione che impegni il sindaco e la giunta comunale di Casarza “a non concedere sedi comunali e suolo pubblici alle associazioni o alle manifestazioni che non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi”. L’ha presentata il gruppo consiliare del Pd con il sostegno di Andrea Telchime, capogruppo e membro dell’assemblea nazionale del Partito Democratico,, per l’iscrizione al prossimo consiglio comunale di Casarza Ligure.

“Dopo che la sindaca di Sestri Levante Valentina Ghio ha ricevuto una cartolina intimidatoria di matrice neofascista, nel condannare il gesto, ho presentato una mozione urgente in consiglio comunale a Casarza Ligure – dichiara Telchime -. Alla sindaca di Sestri Levante Valentina Ghio va tutta la solidarietà mia e del Pd”. La mozione ha come oggetto i valori della resistenza antifascista e dei principi della Costituzione repubblicana

Ecco alcuni passaggi del testo che andrà all’esame del parlamentino della cittadina della Val Petronio per la votazione. “Da tempo si riscontra un numero crescente di manifestazioni legate al razzismo, alla xenofobia, all’apologia del fascismo – spiega la mozione proposta dal Pd – Nelle ultime settimane si sono moltiplicate iniziative ed atti intimidatori – come a Como – da parte di associazioni e movimenti che operano con modalità contrastanti con il dettato della Costituzione Repubblicana. In data 3 gennaio è stata recapitata al Comune di Sestri Levante una cartolina anonima di matrice neofascista rivolta al Sindaco Valentina Ghio. Va considerato che il nostro Comune ha una radicata e consolidata storia di forte attività antifascista e di lotta partigiana, e mantiene una cultura legata all’antifascismo e alla Resistenza, valore fondante della Costituzione”.

E ancora:  “Si ritiene opportuno intervenire perché le istituzioni, anche a livello locale, non mettano a disposizione sedi o spazi a movimenti o associazioni che si richiamano al fascismo, o assumono posizioni razziste, xenofobe, antisemite e omofobe. Si impegna il sindaco e la giunta comunale a non concedere sedi comunali e suolo pubblici alle associazioni o alle manifestazioni che non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi. Si dà mandato, inoltre, agli uffici comunali di adeguare i regolamenti comunali a quanto espresso dall’atto di indirizzo, subordinando la concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà del Comune a dichiarazione esplicita di rispetto dei valori antifascisti sanciti dall’ordinamento repubblicano”.

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