La testimonianza

Sfrattato, tenta (di nuovo) il suicidio salendo sui ponteggi e ingoiando lamette: paura in Carignano

E' stato salvato da carabinieri e vigili del fuoco, il 50enne - già ricoverato in psichiatria - chiede una casa e un aiuto dai servizi sociali

Genova. “Sono disoccupato, ho provato a cercare lavoro in Francia e quando sono tornato mi sono trovato i sigilli alla porta di casa, mi hanno detto “sei moroso”, non hai più alcun diritto, per questo mi voglio ammazzare”.

Straziante e shoccante la testimonianza del 50enne genovese che questa mattina si è arrampicato sulle impalcature di un edificio in via Mura di Santa Chiara, non distante dall’ospedale Galliera, e – sporgendosi in bilico su un tubo innocenti – ha minacciato di gettarsi di sotto, dal quinto piano, l’ultimo. L’uomo è stato poi messo in salvo dai carabinieri e dai vigili del fuoco, che lo hanno recuperato con un’autoscala.

Mario, questo il suo nome, non è nuovo alle forze dell’ordine. Nelle ultime settimane si è reso protagonista di gesti eclatanti, autolesionisti e non, ed è stato ricoverato in psichiatria proprio all’ospedale Galliera. Una volta fatto scendere dall’impalcatura l’uomo si è sfogato con un nostro cronista il quale, insieme agli agenti, ha provato a convincerlo a sputare alcune lamette che aveva ingerito. La situazione era davvero tesa, il disoccupato ha preso a tagliarsi il volto con la lametta, ma è stato infine bloccato.

Nei giorni scorsi Mario aveva avuto un malore a palazzo Tursi durante una conferenza stampa di sindaco e giunta, ieri aveva attirato l’attenzione nella zona del capolinea del 13, a Caricamento, precedentemente aveva tentato di darsi fuoco e di affogarsi in mare.

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