Pollice verde

Canna-business, Liguria decima in classifica. Sempre più “growshop” e sempre più affari

Sono 12 negozi dedicati "all'erba", 8 solo a Genova

Cannabis Sativa
Foto d'archivio

Genova. In otto città italiane su dieci è presente un growshop; in vetta la Lombardia che dispone di 67 esercizi alla Capitale che conta 36 negozi distribuiti in tutta la provincia.

A Genova sono invece “solo” 8 i negozi dedicati al settore, per un totale di 12 in tutta la Liguria. Un numero che permette un piazzamento a metà classifica per quanto riguarda le regioni, ma un “ottimo” 13 posto per Genova su 98, il numero delle province in cui è presente uno di questi negozi.

Nonostante in Italia la cannabis ricreativa non sia legale, durante lo scorso anno la versione light ha fatto registrare un vero e proprio boom. Dal centinaio di punti vendita registrati nel 2005, il mercato ha subito un cambiamento complessivo e allo “sballo” si stanno sostituendo i prodotti per la coltivazione, il tessile e l’alimentare. Sospendendo tutti i possibili risvolti etici, medici e legislativi, l’economia che ruota intorno a questo mercato è ormai sotto gli occhi di tutti.

Quali sono, quindi, le caratteristiche di questi negozi, rilevate da “Magica Italia” la rivista specializzata nel settore? Se sotto il cappello growshop rientrano tutte le tipologie di negozio, dove sono quasi sempre presenti le sostanze psicoattive legali, letteratura dedicata e relativi accessori, ma, le tipologie dei punti vendita sono ben distinte.

Tra questi ci sono gli headshop (articoli per fumatori, ovvero accendini, posacenere, cartine, cilum, narghilè, bong e vaporizzatori), gli hempshop (articoli e prodotti riguardanti la canapa o derivati-realizzati con la stessa, abbigliamento, cosmetica, alimenti, libri, riviste, dvd), gli smartshop (vendita di sostanze psicoattive legali come integratori o composti di origine naturale e sintetica) e i seedshop (vendita di semi di cannabis a scopo collezionistico).

Al pari di USA e molti altri paesi europei, gli italiani usufruiscono dei growshop non solo per l’acquisto si sostanze psicoattive legali legate al consumo, ma, anche tutta la gamma di prodotti dedicati alla produzione che solo in parte è dedicata a scopi ricreativi.

Molti, infatti, sono gli usi medici e officinali, alimentari e tessili oltre naturalmente alla ricerca di accessori o materiali informativi e culturali legati al mondo della cannabis. Il fenomeno growshop, a questo punto, non è legato al solo modo dei consumatori, ma, evidenzia come anche il mondo industriale e imprenditoriale sta inseguendo questo trend.

Fondamentalmente il business si è strutturato negli anni in tre diverse forme: il negozio singolo di proprietà, le realtà che da un singolo negozio si sono sviluppate creando un franchising più o meno articolato, e i distributori che si occupano di rifornire anche gli altri negozi potendo grandi quantità di merce trattata.

«I growshop non sono semplici attività commerciali. Oggi rappresentano dei punti di riferimento per gli amanti della cultura della canapa e dei veri e propri hotspot antiproibizionisti», commenta Matteo Gracis, Direttore Editoriale di Dolce Vita. «Nel 2015 l’ISTAT ha documentato oltre 4milioni di consumatori in Italia, è il momento di regolarizzare un settore che esiste ed è -di fatto- in mano alle narcomafie. Sono i negozianti a chiedere leggi precise e chiare sui prodotti da commercializzare, meno bufale e fake news sul mondo della canapa e la possibilità di lavorare senza pregiudizi. In molti paesi nel mondo l’hanno capito, auspico che anche la politica italiana sappia dare una risposta adeguata in tempi brevi».

Quali sono i prodotti più richiesti e venduti negli headhop italiani? Al primo posto ci sono i semi di cannabis, che in Italia vengono commercializzati per i collezionisti. Basti pensare che tra le tre principali varietà e incroci (Sativa, Indica e Ruderalis) esistono almeno 300 varianti. Al secondo posto la cannabis light, le infiorescenze di canapa a contenuto legale di THC. Al terzo posto gli articoli per la coltivazione e il giardinaggio, dalle lampade ai fertilizzanti, dalle serre domestiche ai manuali.

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