Genova. Dopo le polemiche che hanno tenuto in stallo il Consiglio comunale genovese per due settimane, polemiche legate all’approvazione di una mozione che impegnasse la civica amministrazione a vietare la concessione di spazi a associazioni e movimenti ispirati al fascismo, la “vertenza” continua a riverberarsi in città, a livello municipale.
Oggi, giovedì 1 febbraio, infatti, durante il consiglio municipale in programma, saranno discusse due diverse mozioni propongono di vietare il patrocinio del Municipio Medio Ponente ad iniziative legate ai valori del ventennio. Le due mozioni arrivano da Partito Democratico, che detiene una solida maggioranza in consiglio, e da Chiamami Genova, presente nel municipio con Nadia Carì.
Entrambe le proposte hanno la medesima richiesta, ma con qualche differenza: il documento del Pd, infatti, che si rifà direttamente a quanto portato in Consiglio comunale, punta ad approvare una modifica del regolamento municipale che sancisca il divieto di apporre il patrocinio a manifestazioni ed eventi che “direttamente e indirettamente si rifanno ai valori del fascismo e del nazismo e/o che operano in aperto contrasto con i valori della Costituzione”.
La mozione firmata Carì, agganciandosi alla forte tradizione legata alla “resistenza” del territorio durante il secondo conflitto mondiale, oltre al divieto del patrocinio punta alla promozione di iniziative culturali, in collaborazione con scuole e associazioni per mantenere “la memoria storica”.
Il consiglio municipale “ponentino” è a larga maggioranza di “sinistra” e non dovrebbero esserci particolari sorprese sull’esito della votazione; l’unica cosa da capire è se l’ente vuole solo “difendersi” oppure anche rilanciare.