Genova. Solidarietà dell’Anpi all’antifascista ferito venerdì sera da un militante di CasaPound mentre attaccava dei manifesti in piazza Tommaseo a un centinaio di metri dalla sede del movimento di estrema destra. “Questo atto vigliacco accresce il livello di preoccupazione per una serie di episodi accaduti nella nostra città con protagonisti gruppi neofascisti – scrive l’Anpi in una nota – il fenomeno assume particolare gravità considerando lo sdoganamento e la conseguente legittimazione da parte di forze politiche presenti in parlamento e soprattutto in maggioranze che governano alcune città e regioni italiane”.
“La risposta a questo tipo di deriva non può limitarsi alla semplice denuncia, è necessario mettere in campo una serie di iniziative in accordo con le leggi vigenti (Scelba e Mancino). Esortiamo le autorità competenti a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni che si richiamino al fascismo o al nazismo, come previsto dai regolamenti e a proibire nei Comuni e nelle Regioni iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche di diverse Istituzioni locali. Nel contempo va condotta una solida battaglia culturale per una riaffermazione dei valori dell’antifascismo con particolare riferimento al valore della solidarietà e dei diritti civili”.
L’Anpi che ha promosso insieme ad altri soggetti l’appello ‘Mai più fascismi’, sarà in aula martedì a palazzo Tursi dove verrà discussa la mozione del centro sinistra in cui si chiede di vietare spazi e suolo pubblici a formazioni che si richiamino al fascino o esprimano idee razziste o omofobe.
Anche Rifondazione comunista in una nota esprime solidarietà al manifestante ferito: “Da tempo denunciamo la presenza di questi individui sul territorio genovese, purtroppo la reazione delle istituzioni è del tutto inesistente”.
L’Arci chiede “a tutte le forze antifasciste della città di lavorare insieme per una risposta forte ed inequivocabile. Alle istituzioni ed alle forze politiche rivolgiamo un appello affinché nessuno spazio e nessuna agibilità venga concessa a chi propugna ideologie fasciste e naziste” scrive il presidente provinciale Stefano Kovac.
Per il Pcl, la cui militante Cinzia Ronzitti era stata aggredita quest’estate “il fascismo non si combatte con gli appelli a Istituzioni sorde e complici, ma
creando un ampio fronte di opposizione che si organizza e lotta sul piano politico
contro l’avidità e la sopraffazione del Capitalismo, dell’Imperialismo e delle
multinazionali; contro i governi che per mezzo di politiche reazionarie di
sfruttamento e precarizzazione hanno creato le condizioni alla destra neofascista di
riemergere”.
Proprio nel giorno in cui è avvenuta l’aggressione su cui sta indagando la Digos CasaPound ha incassato il passaggio nelle proprie fila di un consigliere municipale leghista. Si tratta di Fersido Censi, ex capogruppo del Carroccio nel Municipio IV Media Val Bisagno. Prima di lui a novembre avere aderito a CasaPound l’ex consigliere regionale di Alleanza Nazionale e vicepresidente della Regione Liguria Gianni Plinio.