Genova. “Stanno girando tra i quartieri della nostra città e in rete volantini di un gruppo di chiara ispirazione fascista con contenuti farneticanti. Non ci interessa, né vogliamo rispondere o fare ulteriore pubblicità a questi soggetti che la storia ha già sconfitto”. Lo ribadiscono in una nota Ivano Bosco e Federico Vesigna segretari generali Cgil Genova e Liguria dopo la notizia di alcuni volantini recapitati nelle caselle postali al Campasso a firma sindacato di Forza Nuova che prendevano di mira la Cgil.
“Genova ha forti, radicate ed orgogliose radici antifasciste. È città decorata con la Medaglia d’oro per la Resistenza, è la città del 30 giugno, è la città di Guido Rossa e della lotta al terrorismo. È la città che ancora oggi si mobilita contro i rigurgiti fascisti, da qualunque parte arrivino. Ma la democrazia, per essere tale, ha bisogno di un comune impegno di tutte le sue componenti. E allora ci rimane di difficile comprensione la contemporaneità tra le denunce a chi va a manifestare contro l’apertura delle sedi neo fasciste e la completa impunità di chi invece il fascismo cerca di farlo rivivere”, sottolineano Bosco e Vesigna.
“Chiediamo inoltre alle Istituzioni locali se intendono ancora assistere silenti a queste manifestazioni. Così facendo darebbero veramente fiato a chi sostiene che certi rigurgiti si sviluppano perché sanno di non trovare in loro una ferma opposizione. E non si venga a raccontare che è ora di finirla con la vecchia storia dell’antifascismo quando c’è chi il fascismo vorrebbe riproporlo: quando c’è da difendere la democrazia non bisogna avere indugi da che parte stare. È noto che la Cgil ha scelto”.