Genova. Il proliferare di sedi di organizzazioni fasciste produce frutti avvelenati. Gli episodi accaduti negli ultimi tre mesi consentono d’individuare le linee d’azione su cui si muovono i fascisti: una,tesa a colpire ed intimidire i militanti comunisti,gli antifascisti, le Associazioni che ospitano iniziative sgradite ai fascisti, il sindacato; l’altra, a propagandare paura, odio razziale, il primato degli Italiani e, l’ultima, che sfoggia una retorica più muscolare e plateale.
Ecco quindi, per citarne alcuni, l’aggressione alla compagna del PCL Cinzia Ronzitti, i volantini contro il Circolo Arci Zenzero e la CGIL, l’ irruzione fascista in chiesa a Casella, l’aggressione a un venditore di fiori in Via Rimassa, la partecipazione attiva alle proteste antiprofughi a Multedo, le passeggiate della sicurezza in diversi quartieri, i pacchi alimentari agli Italiani.
Mentre non sono ancora stati resi pubblici i nomi degli aggressori di Cinzia Ronzitti e del venditore di fiori, la repressione giudiziaria colpisce rapidamente 9 antifascisti che hanno partecipato al corteo del 28 ottobre con il chiaro intento di intimidire ed inibire le contestazioni. E’ vitale reagire con fermezza e con chiarezza d’intenti.
Il momento è grave ed appare evidente come non sia sufficiente vigilare , né invocare l’azione delle Istituzioni, come richiesto sempre più spesso da molti partiti, associazioni e sindacati. Invocazioni che si susseguono sterilmente da anni, come dimostra l’agibilità concessa alle associazioni fasciste e la repressione che colpisce chi si oppone. Il Partito Comunista dei Lavoratori ritiene che la risposta può essere solo nell’ampia convergenza e nell’unità di azione di tutte le forze antifasciste riunite sulla base di chiari principi programmatici e classisti. E’ urgente lavorare nei quartieri, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, per lanciare una grande mobilitazione e per contrastare la strumentalizzazione politica ed elettorale che contrapponendo Italiani e migranti, demonizzando intere comunità per le azioni di alcuni membri, o lo stato di povertà, crea l’humus per la propaganda fascista. Perchè il fascismo ed il razzismo prosperano sulla grave situazione di disagio economico e sociale creato dalle politiche di smantellamento dello stato sociale, dal patto di stabilità, dal Jobs Act, dalla riforma Fornero, dalla precarietà e dalla disoccupazione che morde le carni nei quartieri popolari abbandonati a loro stessi, dove ogni problema viene trattato come ordine pubblico, dove non esiste un programma politico alternativo che possa diventare credibile agli occhi e al cuore di chi paga la crisi.
Occorre anche lottare sulle cause che creano diseguaglianza sociale: lavoro e casa per tutti, Ius soli senza limitazioni , scuola, sanità , trasporti efficienti, pubblici e gratuiti,e dobbiamo farlo insieme ai più deboli e ai più penalizzati perché siamo tutti vittime di un sistema capitalista che sfrutta selvaggiamente le classi subalterne e prospera sui conflitti e sulle divisioni.
Occorre lottare contro la barbarie che avanza per mezzo di leggi che limitano la libertà di movimento, che criminalizzano gli stranieri, e la povertà , che creano cittadini di serie A, di serie B ed esclusi totali, contro gli orrori dei campi di concentramento in Libia e la vendita degli esseri umani, contro l’olocausto che si compie nel mediterraneo.
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