"una prassi"

Spese pazze in Regione, Burlando: “Era la normalità”. Soldi pubblici spesi in cene, birra, viaggi, gratta e vinci, ostriche e biscottini

L'ex governatore sentito oggi in aula come testimone nel processo che vede tra gli imputati anche Edoardo Rixi e il presidente Francesco Bruzzone

Sedi istituzionali e palazzi del governo
Foto d'archivio

Genova. E’ stato sentito l’ex presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, come testimone, nel processo sulle cosiddette spese pazze per le quali sono imputati 23 tra ex e attuali consiglieri regionali. Burlando ha spiegato che, sopratutto nel periodo natalizio, era usuale per i consiglieri fare regali, anche a lui.

“Era la normalità – ha spiegato in aula – una cosa usuale. Ma non dai singoli consiglieri, i regali più che altro arrivavano dall’ufficio di segreteria dei singoli partiti. Era una prassi normale”.

Secondo l’accusa, sostenuta dal procuratore aggiunto Francesco Pinto, i consiglieri dei vari partiti avrebbero speso soldi pubblici in cene, viaggi, gite al luna park, birre, gratta e vinci, ostriche, fiori e biscottini. In alcuni casi, per gli inquirenti, venivano consegnate ricevute che erano state dimenticate da ignari avventori.

In altri venivano modificati gli importi a mano. Tra gli imputati ci sono anche l’attuale assessore allo Sviluppo Edoardo Rixi e il presidente del consiglio regionale Francesco Bruzzone.

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