Genova. La polizia ha arrestato un 30enne ucraino per il reato di tentato furto in abitazione aggravato, in concorso con un’altra persona, un complice, di cui però si sono perse le tracce.
Le volanti della questura sono intervenute ieri, nel primo pomeriggio, in uno stabile di via della Libertà, alla Foce, su segnalazione dei residenti di un appartamento che, dopo aver sentito rumori sospetti, hanno visto dallo spioncino due soggetti armeggiare sulla serratura della porta del dirimpettaio, nel tentativo di entrare. Uno cercava di scassinare la serratura, l’altro faceva da palo.
Immediatamente hanno contattato il 112 e sono rimasti in costante contatto telefonico con la centrale operativa della questura, fino all’arrivo in pochissimo tempo delle volanti. I poliziotti, una volta nello stabile, hanno individuato il “palo” che, alla vista degli uomini in divisa, ha tentato di disfarsi di un astuccio lanciandolo nel cavedio. Recuperato, conteneva un set completo di arnesi per la manomissione delle serrature. Nessuna traccia del complice che, evidentemente, è riuscito ad allontanarsi per tempo.
Condotto in questura, l’uomo ha rifiutato di dare le proprie generalità e ha mantenuto per tutto il tempo un atteggiamento ostile. In un’occasione ha reagito violentemente agli agenti e per tale motivo, è stato denunciato anche per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di indicazione dell’identità personale. A suo carico sono emersi numerosi precedenti, anche specifici per furto in abitazione e reati contro il patrimonio, nonché svariati alias.