Camogli. Difficile trovare le parole per raccontare quanto è successo nella sfida di campionato tra il Como e la Rari Nantes Camogli.
I bianconeri sono stati in vantaggio per quasi tutta la partita prima di subire una clamorosa rimonta nel finale. A far discutere a fine gara, tuttavia, è soprattutto l’arbitraggio apparso a tratti quantomeno improbabile.
Infatti, il Camogli, dopo essere stato in vantaggio anche per 6 reti a 2, nell’ultimo tempo è stato falcidiato dalle espulsioni di Cocchiere, cacciato per un presunto insulto, di Guenna per simulazione, oltre all’espulsione per brutalità di Molfino e all’uscita per limite di falli di Antonucci.
I padroni di casa hanno continuato a crederci e nella quarta frazione hanno inflitto un parziale di 4 a 1 a Beggiato e compagni, riuscendo così a vincere clamorosamente la partita.
“Sono davvero dispiaciuto, avevamo la sfida in pugno – spiega mister Daniele Magalotti a fine partita -. L’avevamo preparata molto bene e nei primi tre tempi siamo stati davvero bravi sia in fase difensiva che in fase realizzativa. L’espulsione di Molfino ha cambiato completamente l’inerzia della partita e da lì in poi, complici anche delle decisioni arbitrali difficili da commentare, non siamo più riusciti a rientrare mentalmente nella sfida. Chiedo sempre ai miei ragazzi di cercare di interpretare al più presto il metro arbitrale per poter essere bravi a leggere le varie fasi della contesa, ma oggi in questo senso era davvero impossibile capirci qualcosa. Da lunedì dovremo mettere questa rabbia in campo per preparare al meglio il derby di sabato prossimo. Lo sport offre immediatamente altre occasioni e non possiamo permetterci di fermarci dopo questa sconfitta, seppur clamorosa”.
Chiaro e lampante anche il messaggio del direttore sportivo Riccardo Ginocchio arrivato sempre nel post partita. Ecco le sue dichiarazioni: “Faccio davvero fatica a descrivere il mio stato d’animo. In questo momento provo un grande dispiacere misto a rabbia e delusione. I ragazzi stavano fornendo un’ottima prestazione e la partita, combattuta ed avvincente, era in assoluto controllo. A partire dal terzo tempo però, una serie di fischi arbitrali ha completamente compromesso la nostra prestazione, rovinando quanto di buono avevamo fatto fino a quel momento”. Ancora ad un minuto dalla fine del terzo tempo il risultato era 8-5 per i bianconeri.
“Le tre espulsioni definitive unite ad una serie di falli, controfalli ed espulsioni fischiate a casaccio hanno totalmente cambiato la partita rovinando l’esito della stessa – prosegue -. Posso accettare l’arbitraggio di scarsa qualità o mediocre perché mediocre è, purtroppo, il livello medio della pallanuoto italiana in tutte le sue componenti: società, giocatori ed arbitri. Ma non posso accettare che i direttori di gara stravolgano e ribaltino quelli che sono i valori in acqua. Il Camogli ieri era nettamente superiore al Como e lo stava dimostrando conducendo la partita fin dall’inizio con tre e anche quattro gol di vantaggio. Non vado oltre perché già queste mie poche parole non serviranno a niente: spero vivamente che chi ne ha la forza e le possibilità, e mi rivolgo ai vertici federali nonché ai club più autorevoli come Pro Recco, AN Brescia e Sport Management, riescano a profondere quegli sforzi comuni necessari affinché la pallanuoto riacquisti quella bellezza che l’ha sempre contraddistinta ma soprattutto quella credibilità di cui ha terribilmente bisogno se vogliamo che il nostro sport continui ad avere un futuro”.