In sala rossa

Santo Stefano, il Comune pensa alla riqualificazione dell’area e del passaggio pedonale con via XX Settembre

L'impegno dell'amministrazione pubblica votato all'unanimità dal Consiglio Comunale, su proposta di Stefano Costa, di Vince Genova

santo stefano genova

Genova. Uno dei manufatti storici più peculiari della città, per antichità, storia e complessità urbanistica, da troppo tempo abbandonata a se stessa. A questo stato di cose Comune di Genova presto potrebbe mettere mano, riqualificando l’area, e, soprattutto, il passaggio pedonale che dalla quota di via XX Settembre porta sul piazzale della chiesa.

L’impegno dell’amministrazione pubblica votato all’unanimità dal Consiglio Comunale, su proposta di Stefano Costa, di Vince Genova.

L’abbazia è nel cuore di tutti i genovesi, e ha nella sua storia un precipitato di vita tipicamente “superbo”: leggenda vuole che ivi vi fu battezzato niente meno che Cristoforo Colombo, cosa che non la risparmiò dalla “moncatura” necessaria all’allargamento della allora via Giulia, oggi via XX Settembre, a fine ottocento. In pieno stile Genova, che stretta tra mari e monti ha sempre “cannibalizzato” i suoi tesori per garantirsi la crescita e la modernità.

Dopo i danneggiamenti della seconda guerra mondiale, è stata restaurata, e oggi contiene opere di pregio. La sua collocazione a metà tra i livelli viari di Ponte Monumentale e via XX Settembre, la rende manufatto unico a livello nazionale e non solo. E come troppo spesso accade, in balìa degli eventi e del malcostume dei giorni nostri.

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