Città pulita

Rifiuti, differenziata e deiezioni canine, in arrivo i 40 ispettori ambientali che “controlleranno” i genovesi

Entro le prime settimane del 2018 saranno operative queste nuove figure dedicate all'igiene urbana

discarica abusiva bolzaneto
Foto d'archivio

Genova. Aumenta il numero di ispettori ambientali, la squadra selezionata di operatori Amiu con il compito di vigilare sul corretto comportamento in merito al deposito dei rifiuti, alla raccolta differenziata e alle deiezioni canine. Gli ispettori hanno conseguito la qualifica di agenti di polizia amministrativa, dopo aver frequentato un corso di formazione organizzato dalla ex Provincia e aver sostenuto un esame di idoneità.

Attualmente sono 8 in totale ma, per disincentivare i maleducati, Amiu ha deciso di rendere il controllo più capillare e puntuale con 40 responsabili operativi che, oltre a gestire i servizi, controlleranno che i genovesi facciano il loro dovere tenendo pulite le vie del quartiere. Molti di loro (26) hanno già l’abilitazione alle funzioni di polizia amministrativa; altri 14 la otterranno a breve e saranno operativi a inizio 2018.

Questa figura professionale è stata creata grazie a una legge regionale, che ha reso possibile alle aziende di igiene urbana istituire un servizio di polizia amministrativa che avesse il compito di sanzionare i comportamenti scorretti in materia ambientale, contestando le violazioni alle leggi e ai regolamenti per la gestione dei rifiuti urbani emessi dal Comune.

La loro attività si svolgerà in 9 zone – corrispondenti ai Municipi – all’interno delle quali sono state individuate le aree definite “di criticità”, quelle cioè in cui le rilevazioni dirette sul territorio da parte degli operatori e l’analisi dei reclami pervenuti dai cittadini hanno evidenziato particolari problemi o difficoltà.

La decisione di accentuare l’azione di repressione, peraltro, trova conferma nelle indagini realizzate per la valutazione della soddisfazione dei servizi aziendali da parte dell’utenza. In particolare, i risultati degli ultimi rilevamenti, confermano che oltre il 60% degli intervistati giudica in modo favorevole le iniziative rivolte a sanzionare i comportamenti scorretti in materia di raccolta differenziata, di deposito rifiuti e di mancata rimozione degli escrementi dei cani.

“Una città pulita è una città dove i cittadini e l’Amministrazione lavorano insieme – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Genova Matteo Campora – Purtroppo alcuni comportamenti sono irrispettosi dell’ambiente in cui viviamo. Proprio al fine di disincentivare tali pratiche Amiu, la cui riorganizzazione è in corso, ha potenziato il numero degli ispettori ambientali”.

“Perché una città sia più pulita ci deve essere un’azienda che funziona e che ascolta le esigenze di residenti e visitatori, – spiega Tiziana Merlino, direttore generale Amiu – ma ci devono pure essere cittadini consapevoli dei maggiori sforzi fatti nelle attività di preservazione dell’ambiente urbano e delle iniziative di riqualificazione del territorio. Più saremo a controllare meglio sarà: la lotta contro la maleducazione e l’inciviltà ha bisogno di validi soldati”.

Quanto ai risultati ottenuti finora, nel 2016 sono stati complessivamente elevati da Amiu 1.840 verbali: 196 per la mancata rimozione degli escrementi dei cani,1028 per intralcio alla pulizia e alla raccolta, 168 per abbandono incontrollato sul suolo pubblico di rifiuti ingombranti, 413 per conferimento fuori orario, 23 per volantinaggio sotto i tergicristalli e 12 per altre violazioni minori.

Per evitare ogni possibile confusione o inganno nei confronti dei cittadini, gli ispettori Amiu sono riconoscibili da un apposito tesserino di servizio e non riscuotono direttamente le contravvenzioni, che invece vanno pagate attraverso il versamento di un bollettino postale.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.