Genova. A Vinovo, contro la Juventus, la Sampdoria di Pavan non ce la fa a fare punti, ma li avrebbe meritati… tanto è vero che lo stesso Alessandro Dal Canto, nel dopo gara ha riconosciuto che la gara è stata decisa da un episodio e che, nel palleggio, il Doria ha fatto meglio, pur evidenziando, a favore della sua squadra, un maggior numero di azioni da goal.
Quanto al mister blucerchiato, Simone Pavan ha sottolineato la positiva prestazione dei suoi ragazzi, cui ha riconosciuto di aver dato tutto in campo.
I due mister si sono affrontati con queste scelte di formazione:
Juventus (3-5-2): Busti; Delli Carri, Vogliacco, Zanandrea; Caligara, Di Pardo, Muratore, Montaperto (dall’85° Portanova), Tripaldelli; Olivieri, Kameraj
A disposizione: Siano, Anzolin, Sane, Joao Serrao, Merio, Meneghini, Capellini, Ricardo Campos, Morrone, Narciso, Morachioli
Sampdoria (4-3-1-2): Krapikas; Romei, Veips, Oliana, Doda; Tessiore, Gabbani, Ejjaki; Gomes Ricciulli (dal,’84° Yaye Mpie); Ceppelletti (dal 63° Prelec), Cabral (dal 75° Curito)
A disposizione: Hutvágner, Piccardo, Fido, Pastor Carayol, Aramini, Scotti, Perrone
La Samp, priva di Balde, Mikulić e Tomic (a proposito, per lo slovacco, è arrivata la convocazione della sua Nazionale Under 20, per la doppia sfida amichevole con la Grecia, in programma il 9 e l’11 gennaio ad Atene), regge bene il confronto con i bianconeri, ma al 45° Zanandrea sfrutta una punizione dalla trequarti, battuta da Muratore, per mandare, con una deviazione, sotto misura, Krapikas e compagni negli spogliatoi sotto di una rete, quella che ha deciso l’incontro.
Gli sforzi profusi nella ripresa non hanno infatti dato alcun esito positivo, ma anzi esposto il Doria ai pericolosi contropiedi degli uomini di Dal Canto, cui solo un attento Krapikas ha impedito il raddoppio.
Ci sarà tempo, per pensare alla salvezza, a partire dal 3 gennaio 2018, in uno dei match chiave per evitare la retrocessione… quello con la Primavera del Napoli.