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Porto di Genova, tenta di imbarcarsi per il Marocco con almeno 400 mila euro nascosti nel furgone : arrestato

Fra le ipotesi legami con la criminalità marocchina o con organizzazioni terroristiche

Sedi istituzionali e palazzi del governo

Genova. Un cittadino marocchino di 47 anni, che stava per imbarcarsi con un furgone dal porto di Genova su una nave per il Marocco è stato arrestato dalla polizia di frontiera nelle scorse ore con l’accusa di riciclaggio di denaro perchè aveva un ingente somma di denaro nascosta in doppi fondi del veicolo.

L’operazione è ancora in corso. Da una prima stima si parla di decine di migliaia di euro. I soldi erano custoditi in sacchetti di plastica. Non chiare ancora le finalità per cui l’uomo stesse cercando di esportare il denaro non dichiarato: fra le ipotesi al vaglio quella di legami con organizzazioni legate ad estremisti islamici o ad associazioni criminali nel nord Africa.

Le operazioni di recupero del denaro nascosto nel furgone a ponte Caracciolo vedono impegnati oltre agli agenti della polizia di frontiera anche tecnici dei vigili del fuoco.

Dell’arresto dell’uomo, proveniente da Milano e diretto a Tangeri, è stata avvisata anche la Digos di Genova. Gli agenti della polizia di frontiera hanno sequestrato numerosi telefoni, tablet e pc che l’uomo aveva con sé. Secondo le prime informazioni nel furgone, nascosta nelle intercapedini e nei doppi fondi ci sarebbero stati circa 400 mila euro, forse anche 500 mila.

Nelle prossime ore l’uomo, arrestato per riciclaggio, sarà sentito dagli inquirenti. Il furgone era arrivato in porto questa mattina ed era stato segnalato come sospetto. Il proprietario lo ha posteggiato e ha girato per la città per poi ricomparire pochi minuti prima dell’imbarco. Gli inquirenti adesso cercheranno di ricostruire da dove vengano quei soldi e a cosa servissero, ma anche cosa ha fatto il marocchino per tutto il giorno a Genova. Tra le ipotesi anche quella che i soldi fossero destinati a finanziare l’Isis.

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