Genova. “Il pagamento del debito e la ricapitalizzazione erano atti obbligati ed è un bene che siano avvenuti, ma queste azioni finanziarie si ripresenteranno se non si costruisce un reale piano di tenuta e di rilancio in prospettiva e lo si deve fare con tutti gli attuali lavoratori nessuno escluso”. Lo afferma la segreteria Fiom Genova, secondo la quale “la proprietà di Piaggio dopo 4 anni si accorge che il vecchio piano industriale non aveva le condizioni per essere minimamente credibile ed è esattamente ciò che sosteniamo da tempo”, si legge in una nota nella quale si sottolinea che “l’azienda vuole cancellare anche le relazioni sindacali e si dimentica dell’intesa sofferta che chiudeva la fabbrica di Genova e quella di Finale Ligure a condizioni precise e che definiva un percorso senza nessun esubero”.
“Nessun sindacato ha mai avallato il ‘nuovo’ piano perché non si avalla una cosa che non si conosce se non a grandi linee”, afferma la Fiom ricordando che il governo ha convocato le parti per il 9 gennaio e sottolineando di essere contraria “a quel piano di cessioni e di tagli”.