Genova. Ha risposto alle domande gip Franca Borzone ma ha negato ogni addebito Paolo Ginocchio, il 45enne in carcere da ieri con l’accusa di aver ucciso Antonino Olivieri, all’alba del 23 novembre a Sestri Levante. “Io quella notte dormivo a casa mia con Gesonita Barbosa e non mi sono mosso” ha detto al giudice che gli ha contestato come la sua auto quella mattina all’alba e anche la sera prima dalle 23 a mezzanotte si trovasse davanti all’abitazione di Olivieri.
“Non so cosa possa essere accaduto – ha detto in maniera piuttosto confusa e frastornata Ginocchio – io so solo che ho parcheggiato l’auto la sera e la mattina l’ho trovata dove l’avevo parcheggiata”.
Ginocchio, che è stato interrogato alla presenza del suo avvocato Emanuele Olcese, a proposito delle fascette da elettricista trovate ben nascoste nella sua auto ha detto di non sapere nulla nemmeno di quelle e che “chi ha preso la mia macchina può aver messo lì anche le fascette”.
A proposito della Barbosa – che invece si è avvalsa questa mattina davanti al gip – ha detto che sapeva del suo problema con il gioco ma che da quanto stavano insieme le cose andavano meglio: “Certo ogni tanto litigava con l’ex marito perché non gli passava gli alimenti” ha spiegato. Lui invece Olivieri in pratica non lo conosceva: “L’ho visto solo una volta” ha detto.