Genova. Dopo la preziosa vittoria esterna contro Canavese parla il libero della Normac AVB, Silvia Bulla, classe 1999, al terzo anno nella società genovese.
Silvia, partiamo dal momento cruciale del tie-break di sabato: dopo il time out chiesto da coach Barigione sul 9 a 5 per Canavese siete riuscite a ribaltare una gara che sembrava ormai persa. Cosa vi ha detto il vostro allenatore per portarvi a compiere questa grande rimonta?
“Ci ha detto di credere nei nostri mezzi, ci ha spronato a tirare fuori quelle energie che già in altre partite ci hanno permesso di vincere 3 a 2”.
Dopo le ultime due sconfitte è stato fondamentale riprendere a muovere la classifica…
“Sicuramente. Dopo due sconfitte, una in casa e l’altra fuori, dovevamo assolutamente ritrovare noi stesse per riprendere il cammino interrotto. Questa vittoria premia il duro lavoro svolto in settimana ed indubbiamente ci permette di preparare la prossima partita con maggiore tranquillità e sicurezza”.
Tuttavia date l’impressione di non essere ancora riuscite a trovare continuità nelle prestazioni, alternando anche nel corso dello stesso set fasi positive e negative. A tuo parere in cosa dovete migliorare?
“Siamo una squadra giovane, secondo me in alcuni momenti manca la capacità di rimanere concentrate e la determinazione per portare a casa il risultato. Dobbiamo crescere, avere maggior cattiveria agonistica per amalgamarci e sentirci più squadra”.
Non è certo la prima volta che mostrate la capacità di compattarvi e di sapere reagire nei momenti di difficoltà. Quanto conta lo spirito di gruppo e la vostra coesione?
“Lo spirito di gruppo è fondamentale. Io penso che il nostro sia un gruppo coeso perchè siamo tutte ragazze che condividono la passione per la pallavolo. La soddisfazione di una difesa che permette di ricostruire il gioco e fare punto ti ripagano di tanta fatica e ti fanno sentire parte del gruppo”.
Parliamo del tuo percorso in Normac. Sei soddisfatta della tua crescita personale e cosa ti aspetti dal prosieguo di questa stagione?
“Sì, sono soddisfatta. Credo di dover ancora crescere ma di stare compiendo un buon cammino grazie agli insegnamenti ricevuti. E’ ormai il terzo anno che sono in Normac. Nella presentazione della squadra, ad inizio anno, mi ha colpito l’essere presentata tra le veterane. Diciamo che mi ha fatto molto piacere e mi ha fatto riflettere ancora una volta sul significato che ha per me questo meraviglioso sport. La pallavolo è parte di me. Sono cresciuta con essa ed ormai è imprescindibile dalla mia persona. Spero che la stagione possa proseguire nel modo migliore e che ci consenta di toglerci qualche bella soddisfazione”.
Qualche anno dopo Lorenza un’altra Bulla indossa la maglia da libero alla Normac. Quali sensazioni provi nel ripercorrere le orme di tua sorella?
“Anni fa andavo a vedere le partite di mia sorella ed ora sono io in campo al suo posto. Io e mia sorella abbiamo avuto un percorso sportivo molto simile. Abbiamo iniziato a giocare a 7 anni, abbiamo condiviso l’amore per questo sport. Per me è una grande soddisfazione ed uno stimolo ricoprire il suo stesso ruolo nella stessa squadra. Non potevo chiedere di meglio. E detto tra noi, ancora adesso, quando mia sorella viene a vedere le partite, non manca mai in famiglia il dopo partita con commenti ed opinioni, talvolta, anche contrastanti”.