Genova. L’accusa di una cittadina residente nel centro storico è semplice ma pesante: alcuni operatori Amiu, per spazzare alcuni vicoli – in questo caso nella zona di Prè – invece di raccogliere la spazzatura la spingono nei tombini con un getto d’acqua.
Un gesto “pratico”, forse addirittura una consuetudine che, però – come la polvere che viene nascosta sotto un tappeto – non migliora anzi peggiora le condizioni di pulizia nelle strade cittadine.
Ecco il racconto della nostra lettrice, che si firma: “Nei giorni scorsi diversi media locali hanno annunciato una novità per la nostra città: l’istituzione di 32 nuovi ispettori Amiu, per combattere comportamenti scorretti e illeciti ambientali. Questa notte tuttavia (l’episodio nella notte di venerdì 15 dicembre) sono stata mio malgrado testimone di un episodio che reputo grave: intorno alle due del mattino, presso piazza Santa Fede, ho notato una squadra di due operatori che con un getto d’acqua raccoglieva rifiuti di varia natura presso i tombini pubblici. Sorpresa, ho fatto notare che mozziconi, cartacce e pezzi di plastica di varie dimensioni sarebbero finiti nelle fognature, e solo i rifiuti più grandi in quel modo sarebbero stati raccolti. Ho fatto notare inoltre i danni che plastica e materiali più piccoli, come vetro, possono fare finendo nelle acque marine. Alle mie parole l’unica reazione è stata scherno e aggressività verbale, e un responsabile della squadra è intervenuto, e l’unica giustificazione è stata: “Signora, secondo lei cosa succede quando piove?” Seguita poi da un “va bene non puliremo più via Prè” e altre frasi non in linea con chi si dovrebbe occupare della salute dell’ambiente urbano”.
La cittadina ha sporto, per quanto accaduto, un esposto di denuncia formale e ha informato di quanto accaduto Amiu e l’assessorato competente. Altri residenti del centro storico, per esempio nella zona della Maddalena, hanno notato lo stesso comportamento.
“Senza voler generalizzare l’operato di pochi lavoratori a quello di altri colleghi o dell’intera azienda, in quel momento quei lavoratori, pagati con fondi pubblici, stavano creando un danno ambientale. Per questo chiedo alle istituzioni di voler porre più attenzione alle modalità (il getto d’acqua al posto di una scopa per raccogliere un bicchiere di plastica) con cui si decide di risolvere un problema (la spazzatura gettata per terra dai cittadini maleducati) per evitare di danneggiare a lungo termine tutti… compresi se stessi”.
L’idea di un gruppo di residenti, ora, è monitorare l’operato degli addetti Amiu per documentare altri eventuali episodi di questo tipo e mettere insieme un dossier da presentare a istituzioni e autorità.