Genova. Sarà un settimana importante questa prenatalizia per il futuro dell’Ilva quantomeno per capire se la trattativa con ArcelorMittal andrà avanti o sarà definitivamente stoppata dal ricorso del governatore pugliese Michele Emiliano.
L’appuntamento è a Roma per mercoledì 20 dicembre. La convocazione formalmente è arrivata dal ministro dell’Ambiente Galletti perché è proprio il tema dell’ambientalizzazione del sito di Taranto l’argomento centrale. Ma Galletti ha invitato a sedersi intorno al tavolo con Am Investco, il governatore Emiliano e il sindaco di Taranto anche i ministri delle Finanze Padoan, della Salute Lorenzin e dello sviluppo economico Carlo Calenda che tuttavia ha già chiarito che non avvierà nessun confronto se non viene ritirato il ricorso al Tar.
Una minaccia concreta di far saltare il banco oppure un bluff per convincere Emiliano a ritirare il ricorso? Si saprà solo nelle prossime ore ma è certo che quel che accadrà il 20 dicembre sarà dirimente per il successivo incontro del 22, ultimo giorno utile prima delle festività, Calenda ha riconvocato il tavolo generale con i sindacati e Arcelor per vedere se a quel punto si potranno o meno fare passi avanti nella trattativa.
E per il 10 gennaio è stato calendarizzato un nuovo incontro per “discutere sui siti”. Strana convocazione questa almeno secondo la Fiom genovese che è ancora in attesa di un tavolo per Genova che tutti assicurano arriverà ma per il quale ancora non c’è alcuna data. Informalmente si parla di una possibile convocazione per l’8 gennaio, ma nessuna lettera di convocazione è arrivata.
“Sappiamo che la situazione è ancora abbastanza confusa e per questo aspettiamo che passino le feste ma se non arriva la convocazione del tavolo su Genova insieme a tutti i firmatari dell’accordo di programma subito dopo l’Epifania torneremo in piazza a far sentire la nostra voce” dice il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro. Fra l’altro da indiscrezioni sembra che ArcelorMittal abbia detto di essere interessata a tutto il milione e cento metri quadri di aree “e a maggior ragione questo significa che dovrà assumere tutti e 1500 i lavoratori dell’Ilva, perché questo dice l’accordo di programma” ribadisce il segretario della Fiom.