Genova. “Spero che tutti facciano un passo indietro e si torni a ragionare”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, commenta gli sviluppi sul caso Ilva.
“C’è grande preoccupazione per questo braccio di ferro tra un governo a maggioranza Pd, un governatore Pd e il ministero dello sviluppo economico – osserva Toti – C’era una trattativa ben avviata, che poteva dare i suoi frutti, un investitore che ha vinto la gara e appariva seriamente intenzionato a portare avanti un piano di sviluppo. Senza banalizzare i problemi sul tavolo, che restano moltissimi, avevamo ottenuto incontri per discutere delle realtà locali e il futuro della siderurgia. Rimandare tutto a una sentenza del Tar, che rischia di riportare tutto all’anno zero sembra che sia un modo per abdicare a responsabilità che la politica si deve prendere”.
A scontrarsi il presidente della Regione Puglia Emiliano e il governo sull’utilizzo dell’area Ilva di Taranto, una situazione che però rischia di compromettere l’acquisto del gruppo commissariato da parte di Arcelor Mittal e quindi il futuro degli stabilimenti anche a Genova e Novi Ligure. A decidere potrebbe dover essere il Tar.
“Sulla questione Ilva si deve tornare al più presto a un clima di piena collaborazione tra tutte le parti coinvolte in una vicenda a cui è legato il futuro della siderurgia e dei lavoratori in Italia e naturalmente anche nella nostra città e regione – il commento di Alberto Pandolfo, segretario PD Genova e Vito Vattuone, segretario PD Liguria –
È indispensabile fare tutto il possibile con senso di responsabilità per far ripartire il tavolo istituzionale in cui si possano mettere in campo tutte le garanzie e rassicurazioni, anche territoriali, possibili e che la trattativa possa andare avanti portando risultati positivi per i lavoratori, la Liguria, la Puglia e tutto il Paese”.