Genova. Il campa di calcio di Pra’, “patrimonio” del q uartiere ha bisogno di soldi per essere “risanato” e ammodernato. E i soldi pare fossero stati “recapitati” a Genova, grazie al famoso “Patto per Genova” di renziana memoria. Questo, almeno, secondo alcuni esponenti del Partito Democratico, che nei giorni scorsi hanno sollevato la polemica.
A fare chiarezza l’assessore Fanghella, sollecitato in aula consigliare durante il “question time”: “Il contratto di concessione parla chiaro, la società che ha in concessione l’impianto deve provvedere di tasca propria alle manutenzioni ordinarie e l’intervento del Comune può esserci solo in caso di manutenzioni straordinarie. Per un campo che ha 12 anni, non è prevedibile la manutenzione?”
In altre parole, i soldi portati da Renzi possono essere destinati anche per impianti sportivi, ma le priorità sono altre: “Noi non vogliamo fare nessuna marchetta, quei soldi saranno destinati a mettere in sicurezza il territorio da frane e criticità varie. Se finanziassi questo, domani avrei la Corte dei conti a casa”.
Inoltre, secondo l’assessore, la società appaltante è morosa nei confronti del Comune di Genova, “siamo fuori di melone” ha aggiunto Faghella in chiusura del suo intervento.
Qualche malumore si alza dai banchi dell’opposizione: Salemi, Lista Crivello, ha fatto presente che la perdita dell’eventuale omologazione Figc potrebbe essere un danno enorme per la delegazione di ponente.
Duro invece il Pd: “Parole offensive da parte dell’assessore – ha sottolineato Cristina Lodi – i finanziamenti erano decisi, come anche per la piscina Mameli e la strada per Campenave, oggi misteriosamente scomparsi. Indagheremo su dove sono andati a finire”