Disagi

Caos treni, Sinistra Italiana e Pd: “Esigere penali e ripensare al contratto di servizio”

Anche Assoutenti chiede alla Regione di agire su Rfi e Trenitalia per risarcire i pendolari dei disagi patiti

Sedi istituzionali e palazzi e piazze simbolo della città

Genova. Pendolari intrappolati nei treni, collegamenti saltati, ritardi mostruosi: “E’ l’ora di trovare i responsabili per lo scandalo, che ha colpito la rete ferroviaria ligure, la più arretrata del paese. Regione Liguria applichi delle penali per Rfi, la cui dirigenza con ogni evidenza non è all’altezza dell’incarico”, così il coordinamento regionale di Sinistra Italiana dopo i disagi ai limiti dell’assurdo delle ultime ore.

“Quello che è accaduto in questi giorni è il risultato di una lunga stagione di disinvestimento sulla rete ferroviaria ligure, sempre più in balìa degli elementi e delle politiche da “tagli del nastro” – si legge in un comunicato – Decine di passeggeri intrappolati nelle stazioni, centinaia di pendolari che non hanno potuto raggiungere il proprio posto di lavoro o fare ritorno a casa, senza che ci fosse una rete di informazione e intervento degno e umano”.

“Lo scandalo di questi giorni si aggiunge ad una gestione pessima dell’esistente – continuano da Sinistra Italiana – dove sono finiti i lavori di raddoppio delle linee di ponente e del Nodo Ferroviario di Genova? I treni sono vecchi e mal funzionanti, i guasti sono all’ordine del giorno, visto che le linee regionali sono considerate di “serie Z”.
Il presidente Toti ha dichiarato che non è il momento di cercare le responsabilità, il coordinamento regionale ligure di Sinistra Italiana, invece, crede che sia doveroso trovare immediatamente i responsabili di questo scandalo che si è verificato nonostante una contingenza meteo ampiamente prevista. In questo paese dove nessuno risponde dei propri errori, noi chiediamo che Regione Liguria, “committente” di Rfi, faccia valere la propria rappresentanza istituzionale, decidendo per delle penali nei confronti dell’azienda, la quale dovrebbe avere la responsabilità di rivedere le competenze della propria dirigenza”.

Sulla stessa linea i consiglieri regionali del Pd Raffaella Paita, Giovanni Lunardon e Luca Garibaldi: “A due anni dal mirabolante annuncio di Toti e Maroni che promettevano a fine 2015 un treno veloce tra Genova e Milano, non solo questo fantomatico convoglio non è mai partito ma sono bastati pochi fiocchi di neve per mandare completamente in tilt l’intera linea ferroviaria. Una débâcle totale quella di Trenitalia in questi due giorni, come dimostrano le 4 ore passate al gelo dai pendolari bloccati nei pressi di Serra Riccò e la quantità di convogli in ritardo e soppressi in tutta la regione. Eppure l’allerta meteo era stata comunicata tempestivamente e le temperature, seppur rigide, non hanno mai toccato i minimi stagionali. Nonostante questo, i disagi sono stati fortissimi per l’utenza e anche i servizi sostitutivi non sono stati predisposti per tempo e in modo adeguato. Insomma Trenitalia non ha fornito una risposta all’altezza della situazione e il piano neve non ha funzionato. Di fronte a questo disastro e nell’imminenza della firma del nuovo contratto di servizio che la Regione vorrebbe stipulare per la bellezza di 15 anni con Trenitalia, sarebbe bene che la Giunta Toti, prima di apporre tale firma, chiedesse all’azienda precise garanzie sulla qualità del servizio, condizioni migliori a tutela dei passeggeri e più investimenti sulle linee critiche. Sarebbe opportuno inoltre negoziare con Rfi condizioni migliorative per il mantenimento dell’infrastruttura e la sua riqualificazione”.

“Ora è necessario ipotizzare un periodo ponte di riflessione – scrive Marco De Ferrari, portavoce del M5S in Regione – che arrivi anche a fine 2018 con un contratto ad hoc imponendo a Trenitalia di recepire tutte quelle istanze giunte da comitati di pendolari e associazioni, tra cui: la riduzione dei tempi di percorrenza; più coppie di treni circolanti e maggior chilometraggio sulla rete ferroviaria; maggior sicurezza per utenti e lavoratori. Toti batta finalmente i pugni sul tavolo e pretenda garanzie da Trenitalia, affinché scene come quelle vissute ieri da migliaia di viaggiatori non diventino la norma nei prossimi anni ma solo un brutto ricordo”.

Penali e responsabilità. Sono le stesse parole che tornano anche nell’appello lanciato alla Regione Liguria da Assoutenti: necessaria, secondo l’associazione a tutela dei consumatori e quindi anche dei pendolati, l’implementazione di “penali fortissime all’impresa ferroviaria e al gestore delle infrastrutture da trasformare in risarcimenti all’utenza”, “la redazione di un piano emergenziale condiviso con le associazioni dell’utenza che preveda, in caso di allerte meteo diramate dall’Arpal, la requisizione preventiva di un adeguato numero di bus da localizzare in tutti i punti sensibili della Regione e contestualmente l’avvio di tutte le procedure atte a impedire preventivamente la formazione di ghiaccio su linee aeree e deviatoi (procedure presenti sul mercato e utilizzate da gestori di infrastrutture di Paesi in cui le temperature arrivano a -15 gradi non pregiudicando la normale circolazione dei treni)”, infine una “seria valutazione della opportunità di firmare solo un contratto ponte di 12 mesi con l’attuale impresa ferroviaria e dell’avvio di una procedura di gara per un contratto 2019-2028“. Secondo Assoutenti “non vi sono le garanzie sufficienti sia per il committente, sia per l’utenza, per la firma di un lungo contratto di servizio con l’attuale impresa ferroviaria che ha dimostrato, nei fatti, dilettantismo, mancata programmazione, incapacità di gestione delle emergenze”.

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