Genova. E’ un italiano di 40 anni l’unico indagato al momento per la sparatoria a San Quirico di domenica all’alba. L’uomo è stato indicato dalle stesse vittime come l’unico che potrebbe avrercela con loro.
Al quarantenne, che vive nel quartiere insieme alla compagna di nazionalità romena come le vittime, la famiglia Nonica, gli investigatori della squadra mobile coordinati dal dirigente Marco Calì hanno sequestrato un giubbotto in seguito alla perquisizione effettuata ieri, che un testimone avrebbe riconosciuto come quello indossato dall’uomo che ha sparato. Nessuna traccia invece né del passamontagna né del fucile, un fucile da caccia caricato a pallettoni per cinghiale.
In base ai rilievi della scientifica i colpi sparati sarebbero stati tre mirati uno al portone, e uno a ciascuna delle due finestre dell’appartamento all’ultimo piano dove abita la famiglia con cui l’uomo aveva un conto in sospeso. Essendo stati sparati da una cartuccia ognuno che colpi ha provocato una decina di fori sui vetri. Per questo in un primo momento gli investigatori hanno parlato di una 40ina di colpi
Secondo quanto appreso sabato la compagna dell’uomo e la moglie di Ciprian Nonica si erano prese letteralmente per i capelli per motivi non ancora chiariti. Inoltre tra l’italiano e la famiglia romena ci sarebbe stato di mezzo un debito non saldato. “Vi ammazzo” avrebbe urlato il 40enne dopo che già aveva bruciato l’auto davanti casa ed è tornato imbracciando un fucile per sparare dalla collinetta della ferrovia.
Al momento tuttavia l’uomo è indagato a piede libero dal sostituto procuratore Federico Manotti per il reato di spari in luogo pubblico e incendio doloso.