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Sparatoria e inseguimento a Multedo, ripresa la caccia ai due ladri: potrebbero essere armati

Sono autori di alcuni furti in appartamento nel ponente cittadino. Intanto sono stati dimessi i tre carabinieri feriti

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Genova. La buona notizia è che i tre carabinieri feriti ieri pomeriggio a Multedo, due uomini e una donna, sono stati dimessi e stanno bene. Quella cattiva è che i due malviventi che ieri hanno forzato il posto di blocco dei militari, fuggendo poi a piedi nelle strade del ponente cittadino, non si sono ancora trovati. E probabilmente sono armati.

Le ricerche, che si sono interrotte ieri sera, riprendono oggi. I due uomini di cui si sono perse le tracce sono cittadini albanesi. Sono forse gli stessi ladri che da qualche giorno sono entrati in azione nel ponente genovese, nella zona di Sciarborasca e Cogoleto, utilizzando l’auto rubata – la Yaris – fermata dai carabinieri a forza di colpi di pistola al motore e alle gomme.

La Yaris grigia rubata è stata posta sotto sequestro e affidata agli specialisti della sezione rilievi: a bordo potrebbero esserci le prove che i due uomini son effettivamente i ladri di appartamento di cui le forze dell’ordine sono alla caccia. Avviati gli accertamenti per scovare impronte o altri reperti biologici che possano consentire di dare un nome ai due uomini in fuga: i due dovranno rispondere del reato di tentato omicidio.

sparatoria

L’episodio, quantomeno rocambolesco, è avvenuto poco dopo le 16 di ieri pomeriggio nei pressi della rampa di accesso del casello autostradale di Pegli, a Multedo, vicino al campo di allenamento del Genoa. La squadra rossoblu, uditi
gli spari, che inizialmente sembravano petardi, ha sospeso l’allenamento per un quarto d’ora.

I tre carabinieri feriti sono stati trasportati all’ospedale San Carlo di Voltri in codice giallo e sono stati dimessi entro la serata. Per loro una prognosi di 10 giorni. La più grave una donna maresciallo che si è messa davanti all’auto ed è stata investita. Gli altri due militari sono rimasti feriti nello speronamento della vettura. I militari erano in borghese, su quella che viene definita un’auto civetta: erano da giorni alla ricerca di quei due ladri.

“Un abbraccio ai carabinieri feriti oggi a Genova. Servono più mezzi per proteggere cittadini e soprattutto stipendi migliori per chi ogni giorno si espone al pericolo per noi”, ha scritto il presidente della Regione Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.

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