È un Mangiante deluso, ma non rabbioso, come ci si poteva aspettare dopo un risultato che ad un certo punto della gara recitava 8-1 per i padroni di casa. In fin dei conti, la squadra ha retto bene per tre tempi, chiudendo in crescendo con un pari nel terzo e un 2-0 a favore nell’ultimo. Tutta colpa della seconda frazione, che si conclude con un impietoso 5-0 per la Vela Ancona.
“È una partita difficile da decifrare nella sua interezza. Intanto si tratta di un campo difficile e di una squadra, quella avversaria, che ci mette sempre tutto il cuore per vincere. Poi un secondo tempo che con un parziale di 5-0 ci ha tagliato le gambe completamente. Avevamo iniziato bene, ma un po’ di cattiva sorte non ci è mancata. Un golleto loro che è voluto entrare per forza, là dove a noi ha detto no. Il vero nostro problema è stato un blocco totale nel secondo tempo in ci abbiamo subito 3 gol in 2 minuti. Avrei accettato questo ‘black out’ più avanti, alla fine del terzo o nel quarto tempo, considerato che avevamo una panchina corta e che avevamo otto giocatori su tredici nuovi e giovanissimi, ciò che avrebbe indotto chiunque a pensare che in progressione di gara ci saremmo spenti. Invece è avvenuto il contrario , nel senso che abbiamo chiuso in crescendo. Per ciò mi dispiace che questo crollo mentale sia avvenuto troppo presto”
Prosegue Mangiante: “Però di più non potevamo realizzare. Devo sgridare i miei ancora per alcune situazioni che pensavo superate, come il ritmo del pressing che deve migliorare. Da qualcuno mi aspetto non solo di più, ma molto di più, e quel qualcuno si deve svegliare. Ma per ora l’organico è quello che è, per cui accetto la sconfitta, seppur a malincuore, e non voglio fare apparire questa situazione negativa maggior di quella che è. Ne traiamo spunto ed esperienza per reagire, a cominciare dalla gara di sabato prossimo in casa”.