Genova Una volta indossata la mascherina zigrinata, quella che simula un tasso alcolico quasi doppio rispetto al limite consentito, l’immagine inizia a sfuocarsi, la percezione delle distanze diventa quasi nulla e anche un percorso pedonale semplice, due curve e qualche birillo, diventa un impresa titanica da affrontare. E se, poi, si passa alla mascherina che aggiunge anche gli effetti da sostanze stupefacenti la situazione si amplifica maggiormente.
Abbiamo provato “sul campo” l’esperienza proposta dalla campagna “Senza alcol e privi da ogni dipendenza”, presente nell’ambito del Salone Orientamenti 2017, e voluta da Comune di Genova, Asl 3 e Assoutenti per: “l’educazione alla salute e alla sicurezza stradale in relazione alla dipendenza da bevande alcoliche tra i giovani e la promozione del consumo di bevande alternative analcoliche”.
Molto spesso, infatti, la bevuta anche occasionale con gli amici, non viene percepita dai ragazzi come un comportamento a rischio, ma un’occasione di svago, un modo normale per trascorrere la serata. Un’azione di orientamento al bere moderato e responsabile, rigorosamente analcolico se ci si mette alla guida, può, quindi, ridurre sensibilmente gli effetti negativi e a volte tragici dello “sballo” del sabato sera.