Genova. Si incontreranno il 22 novembre il sindaco di Genova e i vertici della Sovrintendenza dei beni architettonici per cercare di trovare un accordo di compromesso sul futuro restyling dell’ex mercato di corso Sardegna.
La data è emersa nel corso della seconda commissione municipio Bassa Val Bisagno aperta al pubblico: cittadini, commercianti, rappresentanti delle associazioni si sono presentati all’appuntamento (a cui ha partecipato anche l’assessore comunale ai Lavori pubblici Paolo Fanghella) per capire cosa ne sarà del progetto di riqualificazione che rischia – per l’ennesima volta – di essere bloccato da vincoli e burocrazie.
Alcune settimane fa la Sovrintendenza per i beni storici e culturali avrebbe dato via a un iter per vincolare – oltre ai muri perimetrali e alla facciata lato corso Sardegna del mercato – anche gli edifici interni. Questo farebbe saltare completamente gli equilibri del piano di restyling ideato, dopo non poche vicissitudini, dagli uffici di Tursi. La strada che, al momento, il Comune dovrebbe percorrere sarebbe quella di un intervento in project financing, con l’inclusione di un soggetto privato: l’interno degli ex mercati dovrebbe essere trasformato in una sorta di cittadella con negozi di vicinato, una piccola struttura commerciale, un centro sportivo e parcheggi, ma con una consistente percentuale di verde pubblico per il quale sarebbe necessario abbattere 4 degli 8 manufatti interni. Questi interventi sarebbero effettuati dai privati, mentre resterebbero pubblici e a disposizione di municipio e associazioni alcuni dei locali disponibili.
E se il sovrintendente non dovesse cedere? “Si potrebbe rispolverare il vecchio progetto” ha detto il presidente del municipio Massimo Ferrante. Ma la speranza è che non debba esserci un nuovo cambio di rotta.