Genova. “Quella dei festini? Era una voce che girava in città, lo sapevano tutti ma in realtà non c’è niente di concreto”. A parlare, cautamente, è Pier Paolo Fiorenzani, azionista Mps ed ex consigliere comunale ed assessore Pd, sentito come persona informata sui fatti dai magistrati genovesi che indagano sul presunto insabbiamento da parte dei colleghi toscani del caso della morte di David Rossi, ex capo comunicazione del Monte dei Paschi morto precipitando dalla finestra del suo ufficio di Siena il 6 marzo 2013, nel pieno dello scandalo finanziario che travolse la banca.
Fiorenzani era stato intervistato nella trasmissione Le Iene che ha riportato in auge la vicenda con le dichiarazioni dell’ex sindaco di Firenze ed ex manager Mps Pierluigi Piccini, che ha sollevato parecchi interrogativi sulla morte Rossi (due inchieste aperte e poi archiviate come suicidio). Proprio Piccini ha fatto cenno per la prima volta a misteriosi “festini” ai quali avrebbero preso parte pure giudici, e ha adombrato il sospetto che la magistratura potrebbe aver archiviato il caso Rossi per non scoperchiare altro.
Il procuratore aggiunto Ranieri Miniati e il pm Camaiori hanno sentito questo pomeriggio Fiorenzani per circa un’ora a partire dalle dichiarazioni che, in qualità di piccolo azionista di MPS, fece nel luglio del 2013, pochi mesi dopo la morte di David Rossi aveva detto che la banca era in mano ad “orgiastici e pervertiti”. Le dichiarazioni fatte in assemblea sono state confermate oggi a Genova.
Alle Iene aveva ribadito “I festini si sono sempre usati. Servono per legare relazioni e ricattarsi”. Sulle sue dichiarazioni i magistrati genovesi mantengono il più stretto riserbo, ma è certo che la prossima settimane saranno ascoltati altri testimoni – tra quelli già intervistati dalle Iene – sui presunti festini a base di coca ed escort tra Arezzo e Siena.
La procura di Genova fra l’altro, in relazione alla vicenda Mps, ha aperto ben due fascicoli per competenza: quello sui presunti festini e quello relativo alla querela per diffamazione che la Procura di Siena ha presentato nei confronti di Piccini. Una situazione delicata per i magistrati genovesi che di fatto si trovano a indagare sull’operato dei colleghi.
I magistrati genovesi hanno anche chiesto a Fiorenzani un parere sulla morte di David Rossi: “Ci sono argomenti che portano a pensare una cosa – spiega lui uscendo dalla Procura di Gevova – e argomenti che pensano a pensarne un altro. Io sono molto addolorato perché era un mio amico, lo conoscevo fin da quando era ragazzo. Ora sono anche convinto che diventerà una speculazione a livello nazionale in vista delle elezioni”.