Genova. Notte di “fuoco” a Molassana a causa di un principio incendio anomalo che sta destando indignazione nel quartiere genovese dell’alta Valbisagno. Il rogo, a differenza di altre volte, non ha infatti interessato auto o motorini, ma libri. Uno solo per l’esattezza che aveva in copertina l’immagine della Madonna.
L’intervento è scattato intorno alle 5. Ignoti sono infatti entrati all’interno, forzando la porta d’ingresso, hanno posizionato una sedia per poi mettervi sopra alcuni libri e appiccare il fuoco.
Fortunatamente il patrimonio librario non ha subito gravi conseguenze. I danni maggiori sono stati invece provocati dalla fuliggine e dal fumo nero che si è propagato in conseguenza all’incendio.
Sul posto l’arrivo dei vigili del fuoco ha scongiurato il peggio. Il presidente di Municipio, Roberto D’Avolio, appena appresa la notizia, si è recato sul posto.
Sul fatto indaga la Digos visto che i libri bruciati (in realtà si tratterebbe di un solo libro) è a tema religioso mentre è stato risparmiato il Corano, trovato intonso a poca distanza.
Sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica. Su un foglietto accanto alla pila incendiata è stata trovata anche la scritta in arabo Allah Akbar e il disegno della luna con una stella oltre a un altra scritta “Morte agli infedeli”.
La polizia non esclude al momento nessuna pista: potrebbe trattarsi del gesto di un bulletto o anche di qualcuno che vuole screditare la comunità musulmana. Unico dato certo è che chi ha agito conosceva bene la biblioteca perché ha forzato la porta di ingresso, ha trovato immediatamente il libro che voleva (il Corano si trovava dalla parte opposte dell’ingresso ed è fuggito rapidamente non appena è scattato l’allarme. La prima ad arrivare è stata proprio la responsabile della biblioteca Elena Ghigliani ancora scossa da quanto è accaduto.
Sul bancone di distribuzione dei libri sono stati anche trovati escrementi ma non di cane come si era inizialmente ipotizzato, bensi di gatto.
“La nostra biblioteca – spiega il presidente del Municipio Roberto D’Avolio – ha 800 iscritti in un quartiere di edilizia residenziale pubblica ma dove non si segnalano particolari problemi”. Anche rispetto ad atti di vandalismo “negli ultimi anni non ne abbiamo avuti” dice D’Avolio.