Genova. Per domani alle 15 la rsu dello stabilimento di Cornigliano ha convocato un’assemblea generale dei lavoratori dell’Ilva per decidere se proseguire o meno le azioni di protesta nell’ambito di una vertenza che si preannuncia ancora parecchio lunga.
Dopo l’incontro di questa sera tra le istituzioni genovesi e il ministro Carlo Calenda, domani mattina il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro sarà a Roma per partecipare al tavolo sul piano industriale proposto da Arcelor Mittal. All’esito di questi due tavoli i lavoratori decideranno se proseguire l’occupazione e lo sciopero a oltranza oppure se sospenderla in attesa dei successivi tavoli della prossima settimana.
Intanto la Regione Liguria, che questa sera ha incontrato Calenda insieme con il presidente Toti e l’assessore Rixi (insieme al sindaco di Genova Marco Bucci e al presidente dell’autorità portuale Paolo Signorini), fa sapere in una nota che “la riunione è servita a ribadire l’importanza dell’accordo di programma, in vista del vertice istituzionale già convocato per giovedì prossimo. A questo proposito il Ministero ha convenuto di non aver alcuna preclusione nell’affrontare nel dettaglio, con gli Enti locali, ogni aspetto relativo all’accordo stesso e alle ricadute della trattativa tra investitori e sindacati”.
“Si è inoltre convenuto – prosegue la nota – che, a valle del tavolo istituzionale che si insedierà giovedì prossimo, cioè il 16 novembre, verrà istituito anche uno specifico tavolo genovese per affrontare tutti i temi. Il calendario dei prossimi incontri verrà definito dopo l’insediamento del tavolo istituzionale. Ministero e Istituzioni hanno auspicato il ritorno ad un clima di dialogo in città, contestualmente ad un confronto nel merito della questione, sia nel tavolo sindacale che in quello istituzionale”.
Il presidente Toti al termine dell’incontro ha ribadito l’auspicio “che lo strappo del sindaco si possa ricomporre e si possa tornare a lavorare. I sindacati potranno rivendicare le loro ragioni quando la trattativa entrerà nel merito e ora le condizioni per entrare nel merito ci sono vista l’assoluta disponibilità del governo ad affrontare nel merito l’accordo di programma e riconoscerlo come elemento essenziale della questione non foss’altro perché lo stesso ministero ha autorizzato una serie di provvedimenti sulla base di quell’accordo, non ultimo quest’autunno il rinnovo dei lavori di pubblica utilità”