Genova. Giampaolo come Novellino e come Gasperini, 3 derby vinti, ma con il pregio che sono 3 su 3 giocati. “Siamo stati fortunati”, sorride sornione. “Vivo poco delle mie soddisfazioni – spiega – la soddisfazione è per la tifoseria, per la squadra, io i conti li faccio sempre alla fine della stagione, ma vincere il derby è qualcosa di straordinario, ma anche gli avversari lo hanno onorato, faccio i complimenti a Juric”. Cos’ha fatto la differenza? “Noi avevamo una serenità diversa, per loro la posta in palio era altissima, noi siamo andati oltre le aspettative, viviamo bene la situazione con entusiasmo. Devo ringraziare lo staff e i giocatori, ho rischiato di non esserci oggi (ha problemi di calcoli ai reni ndr), ho saltato i primi allenamenti, ma quello che bisogna fare i giocatori lo stanno facendo: essere ambiziosi ma non presuntuosi, non venire al campo per timbrare il cartellino”.
Oggi però non è sembrata la solita Samp: “È il derby, il peso che questa partita si porta dietro, molto emozionale, per nulla razionale, la squadra è stata meno sciolta, ha palleggiato di meno, merito del Genoa. I miei sono stati bravi a calarsi in questo tipo di gara. La squadra lo ha fatto”.
Dove arriverà la Sampdoria? “Chissà? Abbiamo giocato solo 11 partite, siamo nemmeno a un terzo del campionato e mancano le big”.
La Juventus arriva dopo la sosta: “Sono contento che ci sia la Juve, vincere il derby con la sosta di mezzo è straordinario”.
