Bozza di legge

Genova, flash mob dei precari CNR pro Legge Madia

Genova. “Una delegazione che rappresenta i circa 80 precari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), suddivisi tra Genova e La Spezia, si è riunita venerdì 24 Novembre, davanti al CNR per un flash mob, supportata da alcuni colleghi con contratti a tempo indeterminato, per sottolineare l’importanza delle stabilizzazioni dei precari degli Enti di Ricerca che deve essere inclusa nella legge di bilancio di prossima emanazione.

I Precari Liguri del CNR fanno parte del movimento dei Precari Uniti CNR, nato più di un anno fa in maniera spontanea e trasversale, che quotidianamente si spende per tutelare tutto il personale precario del più grande Ente Pubblico di Ricerca (EPR) del Paese, il CNR e che continua a lottare per il futuro dei ricercatori.

Da mesi, cioè quando fu divulgata per la prima volta la bozza della Legge Madia (maggio scorso), i Precari Liguri stanno lottando per i propri diritti, convinti che lo Stato Italiano stia ipotecando il proprio futuro, e di conseguenza il futuro dei cittadini, attraverso continui tagli alla Ricerca Pubblici.

“Tali tagli si traducono in un progressivo e significativo decurtamento sia dei fondi per progetti di ricerca, sia del Fondo Ordinario per gli EPR (FOE) su cui si basa il funzionamento quotidiano degli Enti stessi. Da un decennio inoltre, il blocco del turnover ha di fatto bloccato le assunzioni di giovani ricercatori per circa un decennio. Nonostante la Ricerca Pubblica sia stata bistrattata e umiliata in questi anni, essa continua a mostrare il proprio valore. In particolare il CNR, nonostante significativi tagli al FOE per circa 100 Mln di euro dal 2010 ad oggi, continua ad essere altamente produttivo, con ottimi risultati scientifici in linea con l’avanguardia europea: è primo per grant ERC e numero di spin-off, capace di attrarre 60 centesimi per ogni euro investito, e molto altro. Ciononostante, il 40% del personale che ha prodotto questi risultati è precario.

In quest’ottica è “di fondamentale importanza cogliere l’opportunità presentata dall’Art. 20 del Decreto Madia (D.Lgs. 75/17) in merito al superamento del precariato nella Pubblica Amministrazione. L’Art. 20 fornisce gli strumenti normativi per assumere il personale precario attraverso stabilizzazioni e concorsi riservati. È di giovedì scorso la circolare attuativa della legge Madia n. 3/2017 del Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione: la circolare amplia ancora di più la platea degli aventi diritto alla stabilizzazione diretta (cosiddetto Comma 1 dell’Art. 20 della Legge Madia), riducendone contemporaneamente i costi operativi. Allo stesso tempo, però, né la legge né la circolare applicativa stanziano fondi ad hoc per queste stabilizzazioni: i numeri finora emersi dalla bozza di Legge di bilancio continuano ad essere totalmente insufficienti a fronte dell’enormità del problema. Perciò, nonostante adesso gli strumenti normativi esistano, i precari si rendono conto che, senza coperture finanziarie aggiuntive, tali diritti rimarranno sulla carta: inapplicati”.

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