Genova. Dalla teoria alla pratica, dalle buone intenzioni ai fatti. L’impegno sulla rete diventa azione urbana; circa una trentina di persone ieri hanno spento i computer e sono scese in strada per pulire una piazza genovese, ma non solo: gli arredi “verdi” sono stati rinnovati, dando un nuovo volto a Piazza Manzoni, a San Fruttuoso, nel Municipio III Bassa Val Bisagno.
La giornata di attivismo è stata organizzata dal gruppo “Genova, contro il degrado”, la comunità on line (che conta oltre 8000 iscritti) che si è organizzata per segnalare le criticità urbane della nostra città e per creare quelle sinergie tra istituzioni, associazioni e cittadini per risolverle.
Oltre ai “degradini”, l’attività di pulizia è stata promossa dal Civ di Corso Sardegna, con il contributo in termini di attrezzature e nuove piante da parte del Municipio. Presente anche Marco Corzetto, dell’Istituto Marsano, che ha garantito anche la “consulenza tecnica”.
Inzieme poi al consigliere Ceregini, all’iniziativa ha partecipato anche una delegazione della associazione “Casa del migrante ecuadoriano”, che ha portato la merenda. In tutto una trentina di persone, tra adulti e bambini, in una specie di festa della cittadinanza attiva e spontanea.
“E’ stata una bella giornata, una bella avventura – ha sottolineato Annamaria Scotto, l’ideatrice e coordinatrice del gruppo – noi seguiamo diversi aspetti, da quelli di denuncia a quelli operativi, sponsorizzando anche le attività di altri soggetti”.
Ma le attività del gruppo non si fermano qui: tra le “mission” anche quella di sensibilizzare cittadini e istituzioni a determinati temi legati all’ambiente urbano. Il 6 dicembre presso l’Auditorium di Strada Nuova (Palazzo Rosso), infatti, è stato organizzato un convegno sulla Arboricoltura urbana, insieme ad AIAPP (Associazione Italiana Architettura del Paesaggio), un incontro che ha ricevuto patrocini importanti come quello di Comune di Genova, dell’ordine degli ingegneri di Genova e La Spezia, dell’ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Genova e dell’ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Genova e Savona.